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Per il secondo anno – da quando nel 2018 l’Onu votò la risoluzione istitutiva, si celebra oggi, la giornata dell’alfabeto Braille che ha preso il nome dal di lui inventore, Louis Braille.
Il sistema basato sulla ‘lettura tattile’ fu ideato nel 1829 e da allora ha cambiato la vita a chi è privo di vista. Le disabilità purtroppo discriminano ed emarginano, la cecità è tra tutte una delle più terribili.
I non vedenti nel mondo sono ben 36 milioni: per loro, il metodo Braille, sistema di lettura e di scrittura insieme, è strumento essenziale di garanzia per la comunicazione, l’informazione, l’istruzione ed anche di riconoscimento di diritti umani.
Quest’anno più che mai, in piena emergenza pandemia, è giusto ricordarlo, parlarne e chiedere la massima attenzione alle Istituzioni, perchè le persone con disabilità visiva sono tra le più esposte al contagio, come confermato dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Alberto Porcu Zanda
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