A proposito di viale Marconi, ecco perchè potrebbe (non) funzionare

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Domande, dubbi, incertezze, polemiche, frastimi, è quanto passa per la testa ai molti automobilisti che quotidianamente percorrono il più importante nodo stradale che dà accesso alla città di Cagliari e che è sempre congestionato.

La rivoluzione epocale del traffico, è iniziata il pomeriggio del 14 dicembre scorso ed è stato subito caos, traffico impazzito, macchine incolonnate.

I primi giorni c’erano lavori anche sulla complanare di ritorno (verso Quartu), meglio nota con il nome di strada arginale Terramaini; molti, hanno pensato che il traffico in tilt fosse dovuto a quelli; si sono dovuti ricredere, perchè finiti i lavori e passati i giorni, poco o nulla è cambiato ed il traffico è rimasto congestionato con lunghe file di auto incolonnate.

Funzionerà, non funzionerà, aspettiamo ancora una settimana e poi un altra ancora, dopo il primo periodo di rodaggio tutto andrà a posto (forse) e gli automobilisti si abitueranno. Pensieri (questi) dei più ottimisti, che ci si augura non rimangano solo speranze.

Per rimanere ai fatti, solo in questi giorni di festa, per giunta di lockdown, non c’è traffico; i giorni precedenti invece – esattamente fino alla vigilia di Natale (ndr.) – le file formate di auto, sia in ingresso a Cagliari, sia in uscita sulla complanare di ritorno a Quartu, erano la scena quotidiana.

I DATI

La variante al traffico interessa specificamente una parte del viale Marconi, circa 1,5 Km in tutto: il flusso del traffico diventa a senso unico verso Cagliari dal punto in cui la strada arginale lungo il canale Terramaini si ricongiunge al viale-direzione Quartu, fino al semaforo di via Galvani.

Le variazioni viarie più di impatto, sono però quelle in senso opposto e che riguardano l’uscita da Cagliari in direzione Quartu: per arrivare ad imboccare l’arginale Terramanini o si arriva dal centro provenendo dall’asse mediano che inizia in via Salvatore Ferrara (fronte su Siccu) o si arriva da Genneruxi e deve percorrersi l’anello della sopraelevata che parte da via Berlino, oppure ultima possibilità, se si arriva da San Benedetto si deve svoltare a destra in via Galvani e poi a sinistra in via Mercalli.

I sensi di marcia in direzione Cagliari, saranno 2 (come prima); la rimanente parte della carreggiata (due corsie prima utilizzate in senso inverso direzione Quartu), saranno esclusivamente percorribili dai mezzi pubblici, bus, mezzi di soccorso, taxi.

L’ingresso dall’asse mediano (direzione centro città) per il viale Marconi è stato abolito, chiuso; i veicoli che prima percorrevano la rampa per entrare in viale Marconi, devono adesso uscire dall’asse mediano al successivo svincolo di Genneruxi, per poi percorrere l’anello sopraelevato e confluire sulla strada arginale in direzione Quartu.

DUBBI, CRITICHE, INCERTEZZE

Chi sognava grandi mutamenti della sede stradale di viale Marconi rimarrà deluso: non vi saranno allargamenti della sede viaria, anche perchè non sarebbero materialmente possibili, essendo i lati dalla grande arteria punteggiati da capannoni che ospitano numerosissimi esercizi commerciali, tutti di notevoli dimensioni. Inoltre il progetto prevede anche la creazione di marciapiedi che ruberanno spazio alla carreggiata.

Diminuirano i tempi di percorrenza? La domanda va in realtà sdoppiata: una cosa è chiedersi il tempo che si impiegherà ad entrare in città, altro è sapere quanto possa durare il trasferimento in uscita dalla città – dopo la fine della giornata di lavoro – per raggiungere i centri limitrofi Quartu, Quartucciu, Selargius.

La risposta è che i tempi di andata e ritorno dalla città, non saranno uguali e non coincideranno, perchè diverse sono le strade da percorrersi in entrata ed in uscita da Cagliari.

Altro quesito spontaneo è: se c’erano due corsie in ingresso verso Cagliari prima, e ce ne sono due adesso, cosa cambia? perchè dovrebbe migliorare il traffico? Domanda ineccepibile e risposta altrettanto ovvia, non cambierà probabilmente assolutamente nulla.

Ulteriore dubbio: se prima in uscita da Cagliari (verso Quartu e centri vicini) c’erano a disposizione 4 corsie, 2 sul Viale Marconi (ora abolite) e 2 sulla strada arginale, è ipotizzabile pensare che il traffico possa avere uno scorrimento uguale o migliore rispetto a prima?

Senza voler essere pessimisti, si può pensare esattamente il contrario e cioè che essendo dimezzate le corsie adibite ad assorbire il flusso di traffico, le cose anzichè migliorare possano peggiorare.

Il traffico sarà più scorrevole? In entrata forse sì: il percorso da Quartu verso Cagliari potrebbe esserlo, perchè il tracciato stradale è rettilineo (fermo restando che dovrebbe essere risolto – non si sa come – il problema dello stop, seppur breve del flusso delle macchine ad agni attraversamento della metropolitana leggera).

Invece il ‘percorso di ritorno’ in uscita dalla città, è difficile possa essere più fluido rispetto a prima: d’altronde come potrebbe, dal momento che – se si esclude l’imbocco dell’asse dal viale Colombo di Cagliari – le direttrici previste, prevedono percorsi tortuosi e di per sè lenti, per giunta ad imbuto: si pensi che dall’imboccatura di via Galvani per arrivare alla confluenza che porta alla strada arginale, le auto devono percorrere un tragitto di circa 1 km che prevede ben 6 curve a gomito, da percorrersi a velocità molto moderata, ragionevolmente a non più di 10/15 kmh.

E’ altrettanto azzardato pensare come il percorso in uscita dalla città, possa essere più fluido e decongestionato rispetto al passato, quando il tracciato della strada arginale prevede – senza nessuna miglioria stradale prevista – per ricongiungersi al viale Marconi una doppia curva stretta e una strozzatura finale.

Così com’è, a parita di numero di veicoli circolanti, le code di auto in quella confluenza ‘ad imbuto’ ci saranno sempre ed a tutte le ore.

Sarà dunque un flop, l’operazione ‘viale Marconi sola andata’? E’ presto per dirlo: adesso, la situazione è peggio di prima e dal progetto manca colpevolmente l’istituzione di una pista ciclabile che permetterebbe un percorso diretto e sicuro dall’hinterland alla città e ritorno: è vero però che sono interventi complessi, che tutto è perfettibile in corso d’opera e che ci vuole pazienza.

Certo è che la rivoluzione del traffico appena iniziata, per avere successo, va necessariamente inserita in un quadro più ampio, più strutturale che coinvolga altri interventi organici utili alla riuscita del progetto ma tutti ancora sulla carta: in primis il ridisegno de Is Pontis Paris che da accesso alle 4 direttrici di traffico importantissime per Quartu, Quartucciu, Selargius, Monserrato, oltre ad una riorganizzazione dell’anello circolare della SS-554 che gira intorno alla grande Cagliari e che deve essere ripensato completamente senza più la presenza dei semafori che ne rallentano il traffico.

La verità, è che il tracciato di viale Marconi è stato pensato quasi un secolo fa e costruito per una mole di traffico infinitamente più piccola rispetto a quella attuale; la soluzione ultima, non è tanto dividere la viabilità in ‘andata e ritorno distinte’, quanto piuttosto riuscire nell’ardua impresa di diminuire il flusso di auto private a vantaggio del servizio pubblico.

Vero obiettivo del progetto ‘viale Marconi sola andata’ è che dovranno esserci meno macchine circolanti, con l’incentivo dell’utilizzo della mobilità pubblica che prevede corsie stradali apposite.

Purtroppo la rete si comunicazione tra la città e l’immediato hinterland che garantisca una una mobilità efficiente e sostenibile non si crea in due giorni, è da costruire, e chissà quanti anni saranno necessari solo perchè la metropolitana leggera, chiuda il cerchio intorno a Cagliari.

Invero, le cose da fare sono ancora tante e ci sarà da aspettare, per adesso accontentiamoci di viale Marconi a senso unico sperando solo che serva a qualcosa.

Alberto Porcu Zanda

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