Il governo non sa cosa fare. Annunci e slides sono finiti e la realtà dei numeri è chiara: non ci sono i soldi per far fronte alle promesse del premier.
A settembre Padoan dovrà rivedere le sue stime. Necessari altri 8 miliardi per evitare l’aumento Iva e per non toccare le promesse fatte ai pensionati con uscita anticipata e bonus da 80 euro. Un quadro questo che chiarisce bene come la coperta per palazzo Chigi sia sempre corta e che alle conferenze stampa dopo i cdm non seguono quasi mai i fatti. I bonus e le mance elettorali sono finite e il conto adesso è salato. Al netto della flessibilità concessa da Bruxelles, Renzi e Padoan dovranno trovare almeno 8 miliardi per disinnescare il temuto aumento dell’Iva, 4-5 dovuti al calo del Pil, e se vorranno mantenere fede ai vari annunci, dovrannoarrivare almeno a 20 miliardi. La tempistica, come sottolinea Repubblica, condanna già il governo. La legge di Stabilità infatti sarà presentata il 12 ottobre e il referendum costituzionale dovrebbe svolgersi a cavallo di quella data. Poi a novembre Bruxelles farà una ulteriore verifica sul nostro debito e vorrà sapere, per concederci ulteriore flessibilità di bilancio nel 2017, e dovremo spiegare quali tagli alla spesa intendiamo fare. Insomma diverse misure annunciate dal premier potrebbero essere a rischio. E quali sono le misure che rischiano di saltare? Secondo gli analisti il bonus da 80 euro da estendere anche ai pensionati potrebbe restare nel cassetto come anche l’abolizione del bollo auto.
Due misure su cui Renzi ha fatto leva per attrarre consensi elettorali in vista del referendum di autunno. E invece a settembre Padoan avrà grossissime difficoltà per far quadrare i conti. Ma attenzione, altri bonus potrebbero entrare nel mirino delle forbici del governo. C’è il bonus Irpef da 80 euro, ma anche quello per i bebè e la card da 500 euro per i diciottenni. Poi c’è il capitolo Iva, quello che forse preoccupa di più Padoan. Se dovesse aumentare, di fatto ci sarebbe un’impennata dei prezzi che potrebbe di fatto contrarre i consumi che, va detto, non sono mai ripartiti. insomma il governo entro settembre deve trovare i soldi che mancano all’appello. Altrimenti gli annunci di Renzi saranno l’ennesimo bluff di un premier che ama illudere gli italiani…
articolo di Claudio Torre (il giornale)