Adiconsum Oristano, Vertenza Oncoematologia di Oristano: Un diritto o un problema?

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Associazioni, OO.SS. dei lavoratori, Consiglieri Regionali e Presidente del Distretto Sanitario di Oristano, concordano obbiettivi e iniziative

Le Associazioni Komunque Donne, Le Belle Donne,  CITTADINANZATTIVA, AIL e ADICONSUM, fortemente preoccupate dalle affermazioni fatte dal DG dell’Assessorato Regionale Igiene e Sanità nel corso dell’audizione in Commissione Sanità, tenutasi il 13 febbraio u.s., in merito alla presunta illegittimità e illegalità nella quale pare operare la Struttura di Oncoematologia dell’Ospedale San Martino di Oristano il che determinerebbe la cessazione totale delle attività con tutte le conseguenze facilmente immaginabili, hanno ritenuto opportuno organizzare un incontro invitando a partecipare i Presidenti dei distretti Sanitari del territorio di Oristano, i Consiglieri Regionali e le Assessore Regionali espressione del nostro territorio, i Segretari Generali di CGIL CISL e UIL, al fine di analizzare la problematica, individuare le possibili soluzioni e programmare iniziative comuni.

All’incontro hanno preso parte, oltre alle/ai rappresentanti delle Associazioni promotrici dell’iniziativa, il Sindaco di Oristano Andrea LUTZU, i Consiglieri Regionali Domenico GALLUS, Francesco MURA e Alessandro SOLINAS, Sandro MURANA in rappresentanza del Consigliere Regionale Emanuele CERA, i Segretari Generali di CGIL CISL e UIL: Andrea SANNA, Alessandro PERDISCI, Franco MATTANA.

I presenti hanno concordato la necessità di una azione comune di tutte le componenti politiche e sociali del territorio, che affermi il diritto alla salute, costituzionalmente tutelato, condiviso e fatto proprio gli obiettivi delle Associazioni presentanti nel corso della conferenza stampa del 10 febbraio u.s.:

–        Risoluzione dell’emergenza;

–        Riconoscimento formale della Struttura di Oncoematologia;

–        Potenziamento delle Strutture di Oncologia e di Oncoematologia per potenziare l’offerta di salute nel territorio oristanese e concorrere a risolvere il problema del “troppo pieno” dell’Ospedale Businco di Cagliari.

Ritengono inoltre necessario che da parte della Regione o dell’ATS, nelle more del formale riconoscimento della Struttura di Oncoematologia oristanese, venga emanato un provvedimento d’urgenza che consenta ai operatori sanitari che vi operano di infondere la terapia salvavita alla paziente RB e a tutti coloro che dovessero trovarsi nelle medesime condizioni.

Si sono inoltre decise le seguenti iniziative:

–        Le Associazioni e i Sindacati Confederali invieranno una richiesta comune di incontro urgente al Prefetto di Oristano, alla presenza dei Presidenti dei Distretti Sanitari e dei Consiglieri Regionali del territorio, per rappresentare la preoccupante situazione che potrebbe crearsi in caso di cessazione delle attività, così come paventate dall’assessorato Regionale, e la situazione emergenziale rappresentata dal caso della paziente RB;

–        Le Associazioni e i Sindacati Confederali chiederanno comunemente di incontro all’Assessore Nieddu, alla presenza dei Presidenti dei Distretti Sanitari e dei Consiglieri Regionali del territorio, per chiedere un provvedimento urgente per trovare soluzione all’emergenza, provvedimento nel breve periodo per il riconoscimento formale della Struttura di Oncoematologia oltre che per il potenziamento della stessa Struttura e di quella di Oncologia e la garanzia che nelle more la Struttura rimanga completamente operativa e continui a erogare gli indispensabili e irrinunciabili servizi erogati sino a oggi;

–        I Consiglieri Regionali si faranno carico di chiedere al DG dell’Assessorato Marcello TIDORE, attese le contraddittorie dichiarazioni rilasciate nel corso dell’audizione, una formale dichiarazione circa le attività che attualmente la Struttura di Oncoematologia di Oristano è autorizzata a effettuare e, più precisamente, se la mancanza di autorizzazione riguarda esclusivamente la possibilità di prescrivere e infondere i cosiddetti farmaci innovativi oppure tutti i farmaci di natura oncoematologia compresi quelli di vecchia generazione e se, nel caso della prima ipotesi, siano state previste limitazioni all’assunzione in carico di nuovi pazienti.

Infine, le Associazioni promotrici hanno deciso di costituirsi ad adiuvandum nel procedimento giudiziario a carattere d’urgenza con il quale la paziente R.B. ha chiesto al Tribunale di Oristano l’emissione di un provvedimento che ordini alla Regione Sardegna, all’Assessorato alla Sanità e all’ATS, di somministrare la terapia salvavita presso il San Martino di Oristano. L’udienza è stata fissata dalla Giudice Valentina SANTA CRUZ per le ore 16:30 di giovedì 20 febbraio.

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