Alghero, XIX Rassegna Internazionale Organistica

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La XIX Rassegna Internazionale Organistica, organizzata dall’Associazione Culturale Arte in Musica, propone due nuovi eventi con nomi di grande prestigio nazionale.

Ad Alghero due nuovi concerti di alto livello per la XIX Rassegna Internazionale Organistica. Il primo, che si terrà nel Duomo di Santa Maria. Martedì 27 agosto alle 21, vedrà il ritorno di Olimpio Medori, mentre per il secondo, che si terrà il 29 agosto, sempre alle 21, sarà la volta di Roberto Bonetto.

La XIX Rassegna Internazionale Organistica è inserita nel cartellone del Festival del Mediterraneo 2019, organizzato e promosso dall’Associazione Culturale Arte in Musica, con la direzione artistica del maestro Antonio Mura. Tutti gli eventi della kermesse godono del contributo e del patrocinio della Regione Sardegna (Assessorato alla Cultura e Presidenza del Consiglio), delle Fondazioni “di Sardegna” e “Alghero” affiancate dal Comune di Alghero e dalle diocesi di Sassari e Alghero-Bosa.

Il programma del concerto di Olimpio Medori di martedì 27 agosto “Divagazioni organistiche dell’Ottocento in Europa”, inserito nella Rassegna Internazionale Organistica che vede il maestro Ugo Spanu nel ruolo di coordinatore artistico, comprenderà i brani Einleitung und Fuge aus der Kantate “Ich hatte viel Bekümmernis” (da J. S. Bach) e Agnus Dei (dalla “Messa da Requiem” di G. Verdi) di Franz Liszt (1811-1886), Elevazione di Padre Davide da Bergamo [Felice Moretti] (1791-1863), Sonata N°2, Poco Allegro (dalle “4 Sonate per il Vespero”) di Vincenzo Antonio Petrali (1830-1889), Choral prelude Op. 122 n°9: “Herzlich tut mich verlangen” e Choral prelude Op. 122 n°10: “Herzlich tut mich verlangen” di Johannes Brahms (1833-1897) e, infine, Chant de soir Op. 92 Nr. 1Scherzo op. 49 n°2 di Marco Enrico Bossi (1861-1925).

“I gioielli del barocco italiano” è invece il titolo del concerto dell’organista Roberto Bonetto, in programma giovedì 29 agosto sempre nel Duomo di Alghero alle 21. Saranno eseguiti: di Johann Sebastian Bach (1685-1750) “Nun danket alle Gott” dalla cantata BWV 79 e l’Aria dalla cantata di caccia BWV 208; di Georg Friederich Händel (1685-1759) il Concerto in sol minore con l’Ouverture “The Lord is my Light” (dal numero 10 dei Chandos-Hymne), l’Adagio e l’Andante; di Felix Mendelssohn Bartholdy (1809-1847) Preludio e fuga in do min.  Op. 47 n.1; di Gaetano Donizetti (1797-1848) Andante sostenuto dal Concertino per clarinetto (Arr. R. Bonetto); di G. Pierné (1863-1937) Trois pièces op.29.

L’ingresso è libero.

Olimpio Medori. Si è diplomato in Organo e Composizione Organistica presso il Conservatorio di musica “F.Morlacchi” di Perugia con Wijnand Van de Pol e ha conseguito «cum laude» la laurea in Organo, con una tesi dal titolo La produzione organistica di Dieterich Buxtehude a confronto con la tradizione tastieristica italiana (relatore Francesco Tasini) al Conservatorio di musica “G. Frescobaldi” di Ferrara. Parallelamente ha seguito corsi di perfezionamento con T. Koopman, H. Vogel, M. Radulescu, M. Chapuis e J. B. Christensen. Con una borsa di studio assegnata dalla Institución «Fernando el Católico» di Saragozza, ha partecipato ai Cursos de Musica Antigua de Daroca (organo J. L. G. Uriol, clavicembalo W. Jansen) ed ha seguito un corso monografico su J. S. Bach alla Internationalen Sommerakademie für Organisten ad Haarlem con E. Kooiman. Per l’Università di Padova, nell’ambito del progetto «Ars Organi. Seminario di Arte Organaria e Organistica», ha tenuto una conferenza-concerto dal titolo Le forme imitative per strumenti da tasto nel ‘500. La sua attività come concertista l’ha portato a esibirsi come solista nei maggiori paesi d’Europa, in Russia e in Sud America. Regolarmente invitato in importanti festival e rassegne, ha suonato su strumenti di particolare pregio e interesse storico (G. Antegnati, O. Zeffirini, A. Schnitger, B. Sánchez, D. Julián de la Orden, J. G. Fux, K. J. Riepp, Z. Hildebrandt, G. Silbermann, Dom Bedos, T. Puget, A. Cavaillé-Coll, F. Ladegast). Ha realizzato numerose incisioni radiofoniche, televisive e discografiche. Di particolare interesse, sia per la musica eseguita sia per lo splendido strumento utilizzato, l'incisione per la Cornetto-Verlag di Stoccarda in prima registrazione mondiale della Ricercar Tabulatura di J. U. Steigleder sul monumentale organo di Domenico di Lorenzo da Lucca (1509-21) della SS. Annunziata di Firenze; CD molto apprezzato nell’ambiente organistico, ben recensito da importanti riviste organistiche internazionali e trasmesso in alcuni programmi radiofonici e da Radio Vaticana con una trasmissione interamente dedicata. Sempre in prima esecuzione mondiale ha registrato per l’etichetta discografica Tactus; la parte per organo dell’Opera Quarta di Azzolino Bernardino della Ciaia insieme alla clavicembalista Mara Fanelli. La famosa rivista “Early Music” ha assegnato 5 stelle a questo lavoro in tutte le voci. Collabora inoltre con la rivista Arte Organistica e Organaria, con l’Orchestra da Camera Fiorentina. Esperto e studioso dell’arte tastieristica, costruisce per passione clavicordi, clavicembali e spinette ispirati alle varie scuole. È membro della Commissione diocesana per gli organi di Prato e organista nella chiesa di San Filippo Neri a Firenze.

Roberto Bonetto. Ha iniziato giovanissimo lo studio del pianoforte e successivamente quello dell’organo, diplomandosi presso il Conservatorio di Musica di Padova in organo e composizione organistica con il massimo dei voti sotto la guida del M° Renzo Buja. Ha ottenuto in seguito il diploma in clavicembalo presso il Conservatorio di musica di Verona con il M° Danilo Costantini ed ha contemporaneamente proseguito gli studi di composizione con il M° Antonio Zanon, portando a termine il corso di contrappunto e fuga.

Ha partecipato a corsi di perfezionamento tenuti da celebri docenti quali Jean Langlais, Gaston Litaize, Daniel Roth, Ton Koopman, Emilia Fadini, approfondendo, in seguito, lo studio del repertorio romantico francese a Parigi con il Naji Hakim. Svolge un’intensa attività concertistica con numerose esibizioni solistiche in Italia, Austria (Statdpfarrkirche Graz, St. Blasius Salzburg), Germania (Kreutzkirche Bonn, Landsberger Orgelkonzerte Stadtpfarrkirche Maria Himmelfart, Ingolstadt, Münchner Philharmonia, Berliner Philharmonia, Kölner Philharmonia), Francia (Chatédral de Bourges, St. Eustache, Bordeaux, Alpe d’Huez), Svizzera (Chatédral de Lausanne, St. Peter und Paul Zürich), Danimarca (Helligaandskirken Copenaghen), Svezia (Linköpings Orgel Festival), Polonia (Arcicattedrale di Varsavia, Danzica), Spagna (Bergara, Paesi Baschi, Tenerife), Portogallo (PORTO – International Organ Festival) e Giappone (International Organ Festival in Japan, Yokohama, Tokyo).

Come camerista ha lavorato con diverse compagini strumentali e corali, tenendo numerosi concerti soprattutto in duo e con il quartetto di ottoni “Organa et Bucinae”. Nel 2007 è stato – ed è tutt’ora – uno degli otto organisti che, assieme a Jean Guillou, hanno interpretato la prima esecuzione mondiale de “La Révolte des Orgues”, composta dallo stesso Guillou per 9 organi e percussioni. Ha effettuato inoltre registrazioni discografiche per l’etichetta “Rainbow” e per emittenti radiofoniche e televisive. È organista titolare al grande organo restaurato dell’Abbazia di Isola della Scala (VR). È stato docente presso i conservatori di Adria, Alessandria, Cagliari e Bolzano. Attualmente è, quale vincitore di concorso, titolare della cattedra di Armonia complementare e di Armonia ed Analisi presso il Conservatorio di Verona.

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