Anche Medici Senza Frontiere in campo contro il Coronavirus

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MSF ha seguito per settimane gli sviluppi della diffusione del nuovo coronavirus ed oggi – come supporto alle autorità sanitarie cinesi e di Hong Kong – ha inviato 3,5 tonnellate di materiale sanitario di protezione, all’ospedale Jinyintan a Wuhan, una delle strutture in prima linea nella cura dei pazienti colpiti. Un’altra tonnellata di dispositivi protettivi sarà donata al servizio di ambulanze St. John a Hong Kong.

L’invio del materiale che è stato spedito dal polo logistico di MSF a Bruxelles attraverso l’associazione Hubei Charity Federation, si aggiunge alle attività di educazione alla salute già avviate dalle équipe di MSF a Hong Kong a beneficio dei gruppi più vulnerabili e di chi può sviluppare patologie gravi in caso di contagio, come anziani o persone in condizioni socio-economiche svantaggiate.

“Ad oggi si contano più di 64.000 casi di coronavirus, il 99% dei quali in Cina – dice Gert Verdonck, coordinatore per l’emergenza coronavirus per MSF – I materiali protettivi sono fondamentali e vogliamo supportare gli operatori sanitari in prima linea contribuendo a fornire le protezioni necessarie per rispondere in sicurezza a un’epidemia di così vasta portata”.

A Hong Kong un’equipe di MSF ha avviato a fine gennaio un progetto di educazione alla salute rivolto alle persone più vulnerabili. Il coinvolgimento delle comunità è un elemento chiave nella risposta a qualsiasi epidemia e questo intervento a Hong Kong si focalizza su persone che hanno scarso accesso alle informazioni mediche più importanti, come chi vive in condizioni socio- economiche svantaggiate, o che possono più facilmente sviluppare patologie gravi se contagiati, come gli anziani.

Oltre a questo, MSF sta inviando una tonnellata di kit per la protezione del personale addetto al servizio di ambulanza St. John di Hong Kong per aiutarlo a portare avanti il proprio lavoro fino a quando le loro scorte non potranno essere rifornite di nuovo. Il loro staff trasporta pazienti ad alto rischio ed è importante garantire che abbiano le protezioni adeguate per lavorare in sicurezza.

Inoltre, negli altri paesi in cui MSF lavora, le nostre équipe si stanno preparando a un’eventuale diffusione dell’epidemia di COVID-19: in particolare nel sud e sud-est asiatico, MSF è in contatto con le autorità sanitarie e ha offerto il proprio supporto in caso diventasse necessario.

Questo include la formazione degli operatori sanitari sulle misure di prevenzione e controllo dell’infezione e attività di educazione alla salute per le persone più vulnerabili e a rischio, simili alle attività svolte da MSF nel 2003 durante l’epidemia di SARS (Sindrome Respiratoria Acuta Grave) provocata da una tipologia correlata di coronavirus.

Alberto Porcu Zanda

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