Arbatax. Operazione “Dirty water” della Finanza: indagate 4 persone tra dirigenti e funzionari Abbanoa

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Conclusa l’Operazione di polizia ambientale e antinquinamento a tutela della salute pubblica,
denominata “DIRTY WATER”, nome ispirato proprio dalla particolarità dell’attività illecita
scoperta e su cui si è indagato.
L’indagine, durata circa due anni, ha posto fine ad una allarmante situazione generata dallo
sversamento illegale di liquami fognari all’interno del porto di Arbatax che, da diversi anni,
contaminava l’ambiente marino circostante. Sono state riscontrate varie condotte illecite
concorrenti, alcune di rilevanza penale, altre rilevanti come meri illeciti amministrativi, ed
attribuibili ai vari soggetti che a diverso titolo gestivano e gestiscono gli impianti fognari a servizio
di numerosi comuni dell’area marina dell’Ogliastra (Tortolì e comuni limitrofi) ed il depuratore
della Città di Tortolì, le quali condotte hanno causato, in modo ricorrente nel corso di molti anni,
lo scaricamento in mare di rilevanti quantità di liquami, generando un pericolo per la salute non
solo della popolazione sarda ma anche dei numerosi turisti che nel periodo estivo affollano
l’incantevole costa dell’Ogliastra.
La Procura della Repubblica di Lanusei ha notificato degli avvisi a 4 dipendenti e dirigenti di Abbanoa. I fatti riguardano un’attività di allaccio abusivo della rete fognaria gestita da tale società alla rete
fognaria gestita dal Consorzio Industriale Provinciale dell’Ogliastra; da tale allaccio abusivo,
mantenuto illecitamente per anni, sono derivati plurimi danneggiamenti dell’impianto di
depurazione e frequenti situazioni di malfunzionamento dello stesso (posto, in talune occasioni,
nell’impossibilità di rendere correttamente il servizio a cui era ed è preposto).
In particolare, per rimediare ad un guasto verificatosi all’impianto fognario di proprietà di
Abbanoa prossimo all’ingresso nell’impianto di depurazione di acque reflue che serve il
Comune di Tortolì, nell’anno 2015 un dirigente della società disponeva e faceva eseguire da una
ditta esterna, senza informare e chiedere il consenso al Consorzio Industriale Provinciale
Ogliastra, un collegamento by-pass a monte del guasto, unendo il collettore di acque reflue di
Abbanoa all’impianto fognario che serve la zona industriale e commerciale di Arbatax e che, con
l’impianto di depurazione, sono in proprietà e gestione del Consorzio Industriale Provinciale
Ogliastra.
Nonostante le immediate e numerose segnalazioni di danno con relative diffide inviate dal
Consorzio, che invitavano da subito la Società Abbanoa a rimuovere l’allaccio abusivo, i vari
responsabili di Abbanoa, ciascuno con riferimento alle funzioni esercitate, oltre a non prendere
in considerazione le segnalazioni e le diffide, non hanno mai provveduto, fino al mese di maggio
dell’anno 2019, al ripristino della condotta fognaria, danneggiando il vicino depuratore e
compromettendone, di conseguenza, la funzionalità.
Tant’è che il collettore di scarico del Consorzio Industriale Provinciale Ogliastra è stato
progettato per consentire lo scarico dei liquami all’interno di una vasca di capacità ridotte che,
dopo l’allaccio abusivo, si intasava continuamente provocando, in frequenti occasioni, lo
sversamento diretto in mare delle acque reflue.
L’operazione ha portato alla segnalazione alla competente Autorità Giudiziaria di 4 persone, tra
dirigenti e funzionari della Società “Abbanoa S.p.A.”,
Analisi di campionamento effettuate dall’ARPAS Dipartimento di Nuoro e Ogliastra, sia al depuratore di Tortolì che alle acque portuali, sia nel periodo in cui era presente l’allaccio abusivo di cui sopra sia successivamente, hanno
evidenziato la presenza di parametri elevati di ESCHERICHIA COLI, dieci volte superiori al limite
massimo.

Le attività di indagine sono state svolte, sotto lo stretto
coordinamento della Procura della Repubblica di Lanusei, congiuntamente dai Finanzieri della
Sezione Operativa Navale di Arbatax e dalla Stazione Forestale e di Vigilanza Ambientale di
Tortolì, con l’ausilio delle aliquote della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale della Sezione
di polizia giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Lanusei e del personale dell’ARPAS
Dipartimento Nuoro e Ogliastra.

L’operazione appena terminata – sottolinea il Col. Alessandro Bucci, Comandante del Reparto
Operativo Aeronavale Cagliari – si inserisce in un più ampio monitoraggio del territorio sardo,
caratterizzato da località di straordinaria bellezza, uniche nel loro genere e, proprio per questo,
più esigenti di particolare attenzione, in termini di controlli più approfonditi a tutela dell’ambiente
e della salute umana, sempre più minacciati dai pericoli naturali e dai comportamenti delle
persone senza scrupoli.

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