Ardauli – I festeggiamenti per le novene di S.Quirico 

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Dal 16 agosto sono iniziate le celebrazioni religiose e civili in onore dei Santi Quirico e Giulitta presso l’omonimo novenario sito nell’agro di Ardauli. Esse hanno termine il giorno 25 agosto con la celebrazione della Messa alla presenza dei novenanti e degli abitanti di Ardauli.

Questo anno le celebrazioni assumono un significato ed un valore religioso e sociale particolare.

Per ben tre anni le celebrazioni, come conosciute nel tempo, si sono fermate per causa della pandemia Covid-19.

La ripresa delle celebrazioni viene vissuta come una liberazione da un dramma pandemico che nessuno ha voluto e contro cui tutti si sono protetti con le dovute cautele di autocontrollo sociale e sanitario.

La fede nei santi Quirico e Giulitta ha sorretto la popolazione a superare momenti di seria difficoltà sanitaria e umana.

In particolare, quest’anno, la comunità di Ardauli sta esprimendo ai santi dell’Asia Minore, con sentita devozione, i ringraziamenti per la protezione ricevuta nei tre lunghi anni di pandemia.

Per sciogliere il voto della protezione ricevuta, ogni pomeriggio, un nutrito gruppo di persone ( sas/sos andantiles ) si incontra all’uscita del paese per raggiungere a piedi la chiesetta campestre, dove ogni sera, durante la novena si prega, si cantano le laudes, si chiedono grazie particolari.

E, sul tardi, nella piazza del novenario si incontrano ragazzi, ragazze, giovani e meno giovani ,che, fino a tarda sera, si esibiscono in balli e danze al suono dell’ organetto.

L’associazione “San Quirico”, quest’anno, si presenta completamente rinnovata nel gruppo dirigente con il presidente giovane e volenteroso Paolo Urru ed uno staff bene affiatato e collaborativo.

L’associazione organizza e gestisce la manifestazione “ civile ” con l’obiettivo di tenere vive le tradizioni di Ardauli e di alimentare il senso di appartenenza alla propria storia e alle proprie tradizioni. Storia e tradizioni che la comunità vuole conservare, innovare e tramandare alle nuove generazioni.

Particolare risalto assumono non solo i richiami storici della vita dei due santi, martiri della “giustizia “ di Roma, ma anche le particolari situazioni in cui versano popoli interi sfruttati e perseguitati che si spostano alla ricerca di situazioni di vita più dignitose, con richiami particolari alla tutela e salvaguardia dei minori.

Il giorno 24 l’associazione preparerà la cena a base di ravioli e ortau, che rappresentano due piatti che caratterizzano la tipicità culinaria del posto .

I “culurzones de patata” vengono confezionati da un folto gruppo di volontari e volontarie dell’Associazione in un vero e proprio laboratorio dove, nel rispetto delle procedure igienico-sanitarie, le persone adulte tramandano ai giovani e ai meno giovani la maestria del confezionamento del piatto tipico locale.

L’ ”ortau”, confezionato con carni scelte di maiale, viene prodotto da piccole e vivaci imprese artigianali del posto. Viene arrostito e distribuito con i culurzones la sera della cena del 24 agosto a partire dalle ore 21,00 presso il novenario di S. Quirico

La cena, tra l’altro, vuole anche veicolare tra la popolazione la conoscenza della tipicità dei prodotti locali.

Allieterà la serata il gruppo musicale Ballade Ballade Bois

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