Associazioni che operano presso l’ospedale Microcitemico “A. Cao”: ennesima riforma della sanità che minaccia i nostri ospedali

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Comunicato stampa delle Associazioni che operano presso l’ospedale Microcitemico “A. Cao”:

– Ci risiamo.
Un’altra volta dobbiamo alzare la nostra voce contro l’ennesima
riforma della sanità che minaccia i nostri ospedali, che mette a rischio il nostro diritto alla salute. È dal 2009 che ad ogni cambio di amministrazione ci troviamo a doverci preoccupare degli appetiti vari e avariati della politica e dell’Università piuttosto che non dei problemi di garantire salute, prevenzione diagnosi e cura a noi, ai nostri cari, a chiunque avesse necessità di interventi medici.
Abbiamo sopportato scorporo e accorpamento, abbiamo subito,
nell’indifferenza di tutti, un atto aziendale che ha ridotto due presidi di cura e ricerca di interesse regionale a “stabilimenti” d’azienda. Tutto questo deve finire. Si stanno buttando a mare quarant’anni di buona medicina, di cura e ricerca clinica, di risultati importanti nel mondo. Si sappia che non accetteremo passivamente l’ennesimo scempio finalizzato a posizioni di potere politico e/o baronale. Siamo contrari a che i nostri ospedali, i nostri
medici, infermieri e oss siano trattati come mercanzia; Soddisfate la bulimia di potere e di poltroncine e sgabelli altrove, non sulla pelle dei Thalassemici, dei malati oncologici di tutte le età, dei cittadini sardi.
In tempi di pandemia mondiale, in una regione che già paga un prezzo altissimo in termini di organizzazione della tutela della salute, la giunta Sarda complice la maggioranza del consiglio regionale, sorda al buonsenso e che invece di programmare prevenzione, bandire i concorsi e le selezioni per mettere in sicurezza i servizi e i reparti, invece che pensare a come ridurre le liste d’attesa, come fare le convenzioni per garantire le scuole di specializzazione e i medici di domani, pensa a scorporare e riaccorpare, pensa a nuove Asl inutili ai cittadini e utilissime per distribuire direzioni generali e sanitarie a un drappello di mediocri cortigiani.
Anche basta! Abbiamo visto le vostre priorità, ora esigiamo rispetto per le nostre: servono medici e personale infermieristico, di laboratorio e sociosanitario; servono strumenti diagnostici nuovi in tutti gli ospedali: dalle tac alle macchine per radioterapia, dagli ecografi ai reagenti di laboratorio. Servono servizi urgenti di manutenzione e di pulizia profonda nei reparti, negli ambulatori e nelle operatorie. Serve riprendere le visite sospese, che la salute dei malati si sta aggravando nel silenzio e nel terrore di restare soli in ospedale, senza neppure il conforto di un familiare accanto. Serve che al centro delle riforme ci siano i bisogni dei cittadini, dei malati e di chi offre loro cura e speranza.
Non abbiamo bisogno di questa vergognosa ennesima falsa riforma. Non abbiamo bisogno delle bugie che vengono raccontate alla stampa come un mantra, non diventano mai verità! Noi che viviamo sulla nostra pelle e su quella dei nostri figli, dei nostri familiari la fatica di essere malati in quest’isola, dove negli ospedali ogni giorno chiude un servizio perché manca il personale.
Siamo stanchi di chi usa la sanità come una scacchiera dove muovere le proprie pedine. Basta, smettetela, vergognatevi.
Diamo appuntamento, a chiunque voglia unirsi alla nostra protesta, alle 9.30 di giovedì 6 agosto sotto il palazzo del consiglio regionale in via Roma a Cagliari.


Abos Onlus
Asgop Onlus
L’altra cicogna Onlus
Thalassa Azione Onlus APS
Astafos Onlus

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