Beni Culturali, Sardegna: da nord a sud, ecco la rete SMART. E all’Aeroporto di Olbia la mostra di Carmine Piras

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Destagionalizzare la proposta turistica della Sardegna attraverso itinerari di viaggi culturali
ed esperienziali che si snodano dal sud al nord dell’isola: questo uno degli obiettivi primari del
neonato network di aziende di servizio operanti nel settore dei beni culturali.
È questo l’intento di venti siti e musei archeologici costituiti in rete con il territorio nel quale
operano e coordinati dall’editore Carlo Delfino che, da decenni, contraddistingue la propria
produzione su temi incentrati sull’archeologia. Un modello virtuoso che coinvolge l’intera regione.
Venti imprese del settore turistico-archeologico e paesaggistico unite nell’intento di costruire,
ciascuna nelle province in cui ognuna opera, una rete di servizi integrati e complementari al servizio
della migliore accoglienza turistica nel rispetto e conoscenza del patrimonio culturale materiale e
immateriale della Sardegna.
Smart perché immediata, veloce, intuitiva deve essere la possibilità di fruire dei servizi della rete e
dei contenuti che si propongono. Smart perché facili e comprensibili devono essere i contenuti
culturali e scientifici che si divulgano.
Con questi intenti la rete Smart, in collaborazione con il Sardegna Ricerche, sta lavorando ad un
progetto di creazione di sviluppo possibile che si articola nella partecipazione alle più importanti
fiere del settore, con la creazione di un sito web di riferimento, con una mostra itinerante che
esibisce elementi connotanti la civiltà nuragica attraverso l’elaborazione sperimentale dell’artista
Carmine Piras. Così, gli eroi dei bronzetti nuragici, le loro armi e le figure chiave della cultura
dell’età nuragica, prendono vita e colore in tutta la loro magnificenza in una mostra che ricostruisce
e riproduce ciò che l’archeologia ha restituito e il tempo conservato.
Non deve stupire la meraviglia nei visitatori in transito in aeroporto, nel vedere brillare d’oro i
bronzetti, il luccichio delle spade e dei pugnali o l’accuratezza delle foggiature scolpite.
La mostra accoglie i visitatori in transito nella sala museale dell’Art-Port-Gallery dell’aeroporto
Costa Smeralda di Olbia, visitabile dal 13 al 27 settembre.
Un modo accattivante e di immediata comprensione per incuriosire e far conoscere la storia più
antica della Sardegna. Un modo per suggerire che vale la pena considerare che la seconda isola più
grande del Mediterraneo, si può visitare tutto l’anno.
Queste le imprese: Carlo Delfino Editore, capofila, Antarias, Soc. Coop. di Siliqua (CA),
Archeotour, Soc. Coop. Sant’Antioco (SU), Cooltour, Soc. Coop. Santa Teresa di Gallura (SS),
Ecomuseo dell’Alto Flumendosa Seuolo, Soc. Coop. Seulo (NU), Esedra, Soc. Coop. Macomer
(NU), Forum Traiani, Soc. Coop. Fordongianus (OR), Il Coccio, Soc. Coop. Villanovafranca
(SU), Il lichene rosso, Soc. Coop. Villamar (SU), Is Janas, Soc. Coop. Orroli (CA), Old Sardigna,
Soc. Coop. Silanus (NU), Paleotour, Soc. Coop. Abbasanta (OR), Penisola del Sinis, Soc. Coop.
Cabras (OR), Perda Iddocca snc di Mariano Corongiu &C. – Laconi (OR), La Pintadera, Soc.
Coop. Perfugas (SS), Setin arl, Soc. Coop. Sedini (SS), Start-Uno, Soc. Coop. Fluminimaggiore
(SU), Turismo in Marmilla, Soc. Coop. Villanovaforru (SU), Villa Abbas, Soc. Coop. Sardara
(SU), Viseras, Soc. Coop. Orroli (NU)

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