Budoni, Bartolomeo Porcheddu spiega perché sardo e latino sono lingue rimaste immutate nel tempo

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Il 27 agosto prossimo, con inizio alle ore 21:30, al Museo dello Stazzo di Budoni, nell’ambito della manifestazione denominata “Incontriamoci al Museo”, Bartolomeo Pocheddu presenterà il suo ultimo libro dal titolo Il latino è la lingua dei sardi.

Bartolomeo Porcheddu, laureato in Scienze Politiche (Indirizzo storico) all’Università degli Studi di Sassari e specializzato in “Studi Sardi” presso l’Università degli Studi di Cagliari e in “Formatore di Lingua e Cultura sarda” presso l’Università degli Studi di Sassari, ha frequentato e superato il corso di Lingua Sarda organizzato dall’Università degli Studi di Cagliari.

Dal 28 maggio 2012 al 25 aprile 2014 è stato eletto dal Consiglio Provinciale di Sassari “Membro dell’Osservatorio regionale per la lingua sarda” della Regione Autonoma della Sardegna.

Dopo un incarico di docenza all’Università degli Studi di Cagliari per il corso FILS (Formazione Insegnanti in Lingua Sarda), in cui ha insegnato “Laboratorio di lingua sarda”, ha svolto attività didattica in lingua sarda in diverse scuole della Sardegna e nel Tribunale di Sorveglianza di Sassari.

Vanta numerose pubblicazioni di traduzione dall’italiano al sardo logudorese e diversi saggi, tra cui la monografia “La lingua della Carta de Logu – Sa limba de sa Carta de Logu” (2011), in cui descrive la lingua statuale comune utilizzata da Eleonora d’Arborea nelle sue leggi per la Sardegna.

L’ultimo suo grande lavoro è intitolato “Il latino è lingua dei Sardi – Su latinu est limba de sos Sardos“, un’opera di 312 pagine in cui dimostra in modo scientifico che il latino era e resta, una lingua sarda.

Con il libro “Su latinu est limba de sos Sardos – Il latino è lingua dei Sardi”, l’autore spiega perché la lingua latina discende da quella sarda, aprendo una nuova finestra sulla storia linguistica dell’Occidente europeo.

In quest’opera sono messe in rilievo le migliaia di corrispondenze tra il sardo e il latino che dimostrano in modo scientifico e quindi inequivocabile che si tratta della stessa lingua. Ogni esempio relativo al latino è preso da testi di autori antichi, dei quali si indica a piè di pagina il titolo dell’opera, il capitolo o libro e il paragrafo.

Nell’ultimo capitolo, l’autore spiega anche perché sardo e latino sono lingue rimaste immutate nel tempo.

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