Cagliari. Attività operativa 2016 del Nucleo Carabinieri per la tutela del patrimonio culturale

0 0
Read Time:3 Minute, 42 Second

Il 2016, primo anno di vita del Nucleo Carabinieri TPC di Cagliari istituito il 15 Luglio 2015, è stato caratterizzato da un grande impegno nell’esecuzione di servizi di prevenzione nei confronti degli obiettivi ritenuti più a rischio per quantità e qualità di beni culturali custoditi o esposti al pubblico.
In particolare il Reparto ha effettuato:
152 (+72,7% rispetto al 2015) controlli a esercizi commerciali, mercati e fiere di oggetti
antiquariali;
51 (+6.3%) verifiche alla sicurezza di Musei, Biblioteche e Archivi, condotte in tutto il
territorio regionale congiuntamente alle competenti Soprintendenze, con la dichiarata finalità di individuare i punti di criticità dei sistemi difensivi ivi installati per resistere o respingere le aggressioni criminali di rapinatori, ladri o vandali;
411 (+4.1%) controlli nelle aree archeologiche ritenute potenzialmente più esposte alle
aggressioni criminali, svolti congiuntamente a personale delle Soprintendenze, del
Raggruppamento Aeromobili Carabinieri e dell’Arma Territoriale.

unnamed

Nel corso del 2016 il Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale di Cagliari, ha recuperato e sequestrato 2.862 reperti di interesse culturale (2.639 reperti archeologici, 42 beni antiquariali, archivistici e librari e 27 reperti paleontologici), per un valore di migliaia di euro, frutto di scavi clandestini o compravendite illecite, recuperati.
Nel corso dell’anno, i militari TPC hanno denunciato 43 persone (ben 23 in più rispetto al
2015). I reati più frequentemente perseguiti sono stati: l’impossessamento illecito di beni
culturali appartenenti allo Stato, la contraffazione di opere d’arte, la ricettazione e quelli in danno del paesaggio.
Tra le operazioni di rilievo già concluse, si segnalano:
– il sequestro di una parte del complesso turistico denominato “Phi-beach” di Baia
Sardinia, uno dei più esclusivi dell’intera Costa Smeralda, poiché sono state riscontrate
plurime violazioni alle norme sulla tutela paesaggistica e monumentale.
Anche se il provvedimento cautelare non è stato convalidato dal Giudice per le indagini preliminari, il prezioso lavoro del Nucleo ha consentito al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo (MiBACT) di emettere un decreto di vincolo sull’intero complesso che consentirà, in futuro, una applicazione più stringente ed effettiva delle leggi di tutela.
– la proiezione investigativa internazionale del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio
Culturale e, in particolare, la costante azione di monitoraggio del mercato estero, ha
consentito il rimpatrio dalla Svizzera di 430 reperti archeologici, in prevalenza di epoca nuragica, scavati clandestinamente in provincia di Nuoro e poi esportati in Svizzera da criminali senza scrupoli ove, per anni, hanno formato la collezione privata di un emigrato sardo.
– la restituzione alla Chiesa Romanica di San Pantaleo di Dolianova, ex Cattedrale, di tre
pregevoli statue lignee scomparse tra il 1971 ed il 1987. Si tratta della statua di San
Giuseppe e la Vergine Maria, riconducibili a un artista di ambito campano del XVII sec.
e di San Luigi Gonzaga, risalente ai primi anni del XVIII sec. e riconducibile ad ambito
sardo.

 

images

Nel corso dell’anno il Nucleo CC TPC di Cagliari ha denunciato all’Autorità Giudiziaria 43 persone (+ 117,8% rispetto al 2015).
Nel 2016 non si sono registrati casi di danneggiamento in danno di monumenti e di beni culturali, indice questo non solo di un’accresciuta sensibilità della popolazione ma anche dell’efficace azione dissuasiva posta in essere da amministrazioni comunali, enti pubblici e privati mediante l’installazione di impianti di videosorveglianza presso edifici, monumenti e beni culturali esposti alla pubblica fede.
L’andamento generale ha visto un aumento del numero degli scavi clandestini con 5 casi accertati a fronte dei 3 del 2015 (+66,7%).
I dati statistici evidenziano un calo d’interesse da parte della criminalità verso il mercato dei beni culturali falsificati. I numeri ridotti di questo fenomeno ne sono una prova: 11 il numero dei falsi sequestrati (15 nel 2015), 6 le persone denunciate (4 nel 2015).
Lo sforzo operativo, però, non sarebbe compreso appieno se ci si limitasse ad esaminare il freddo dato statistico senza sapere che l’incremento numerico delle verifiche alle difese delle strutture museali è stato accompagnato da un innalzamento del livello qualitativo dei controlli attraverso un ulteriore affinamento degli strumenti in uso al personale operante, dotato di un manuale denominato “La Sicurezza Anticrimine nei Musei”, frutto della collaborazione tra il Comando Carabinieri T.P.C., il MiBACT e l’International Council of Museums. A seguito delle verifiche sugli standard
di sicurezza delle strutture museali, il Comando ha partecipato, di volta in volta, al MiBACT ed agli enti proprietari per gli interventi di competenza gli esiti dei controlli eseguiti.

print

Happy
Happy
0 %
Sad
Sad
0 %
Excited
Excited
0 %
Sleepy
Sleepy
0 %
Angry
Angry
0 %
Surprise
Surprise
0 %

Average Rating

5 Star
0%
4 Star
0%
3 Star
0%
2 Star
0%
1 Star
0%

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *