Cagliari. Bonifica ex campo Rom di Mulinu Becciu, presentata una mozione

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Presentata in Consiglio regionale una mozione bipartisan che chiede la bonifica dell’ex campo Rom di Mulinu Becciu, a ridosso della statale 554. Sulla spinta delle richieste degli abitanti, che da anni con il Comitato No diossina denunciano la grave situazione ambientale, il consigliere regionale Daniele Cocco (Articolo 1) ha illustrato questa la richiesta sottoscritta dai capigruppo di tutte le forze politiche, che “impegna la Giunta a tutte le iniziative necessarie, anche in collaborazione con le autorità statali, per bonificare l’area compromessa e prevenire ulteriori condotte lesive dell’ambiente e della salute dei cittadini”.

L’on. Cocco ha spiegato che “nonostante il campo Rom sia stato dismesso gli incendi proseguono, con rischi enormi per la popolazione. A oggi le risposte attese non sono arrivate e per questo, con tutte le forze politiche, abbiamo redatto questa mozione che speriamo di portare al più presto in Aula. C’è di mezzo la salute pubblica e il futuro delle persone”.

Per il Comitato è intervenuto il presidente, Antonio Guerrieri: “La sensibilizzazione dei cittadini ha portato alla chiusura del campo Rom abusivo nel 2012, con la sistemazione dei Rom nelle case della Caritas ma il problema dell’inquinamento non è ancora stato risolto. I fuochi si registrano ancora, soprattutto la notte, e la Procura della Repubblica e l’Arpas hanno accertato la presenza di sostanze inquinanti oltre qualunque soglia ragionevole e di amianto libero. La bonifica non è più rinviabile così come è bene che il futuro di quell’area venga pianificato per evitare nuovi fenomeni di danno ambientale una volta effettuata la bonifica”.

Per Forza Italia la capogruppo Alessandra Zedda ha poi aggiunto che “la competenza su quel territorio è del Comune di Cagliari ma anche di quello di Selargius, dunque si tratta di una vicenda complessa sotto il profilo amministrativo e burocratico. E’ necessario un intervento straordinario della Regione per la bonifica ma ci vorrà anche un conferenza di servizi con tutti gli enti coinvolti, regionali e statali. In ogni caso va detto che non è cultura quella di chi distrugge i beni pubblici né quella di chi va in giro a provocare disastri ambientali”.

Un ringraziamento al Comitato di quartiere è stato formulato dal capogruppo dell’Udc, Gigi Rubiu, che ha ricordato come “la bonifica sia a carico del proprietario del terreno” mentre per il vicepresidente del Consiglio regionale, Eugenio Lai, “il problema non è di una etnia specifica, visto che non è da condannare solo chi brucia ma anche chi fornisce agli incendiari il materiale da bruciare. E non si tratta di Rom”.

Per l’on. Truzzu (FDI) “la tolleranza non dà il diritto a nessuno di fare qualsiasi cosa in spregio a qualsiasi legge. Spero che la mozione sia discussa quanto prima e si trovi una soluzione definitiva con le altre istituzioni”.

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