Cagliari. “La conosci Giulia?” Spettacolo teatrale sul rapporto tra media e parità di genere

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Cagliari. Il teatro sociale come strumento

per far riflettere su temi di attualità e di interesse collettivo. Per scardinare attraverso la forma drammaturgica e l’ironia preconcetti e pregiudizi, per esplorare nuovi codici e linguaggi, alla ricerca del senso e non del consenso. Abbattere quegli stereotipi, espliciti e velati, che insinuandosi nelle pieghe di una informazione spesso superficiale e riduttiva danneggiano l’immagine delle donne, alimentando una cultura sessista e discriminatoria. A partire dalla lingua italiana che spesso ignora la declinazione al femminile dei nomi quando si tratta di professioni e di ruoli istituzionali non più solo maschili, oggi sempre più ricoperti anche da donne. O dalle discriminazioni di genere che investono diversi livelli del nostro tessuto sociale, come quello lavorativo, dell’educazione delle bambine e dei bambini (dalla scuola alla pubblicità), le disparità salariali e di carriera, le molestie, gli abusi, lo sfruttamento della professione, fino alla rappresentazione mediatica distorta delle tragedie del femminicidio che spesso descrive le vittime non come tali, ma colpevoli. Lo spettacolo teatrale “La conosci Giulia?” organizzato all’interno del Premio “Gianni Massa” – Sezione Scuola – su iniziativa congiunta del Corecom Sardegna e l’associazione di Giulia Giornaliste (che dedica la sezione “Giornalismo” a Maria Piera Mossa, programmista, regista e documentarista della sede Rai Sardegna), porterà in scena il 6 ottobre al Teatro Massimo di Cagliari, alle ore 21.00 (ingresso gratuito e aperto a tutti), attraverso il linguaggio ironico della commedia, i temi sul rapporto tra media e parità di genere offrendo uno spaccato della società con le sue contraddizioni per far sorridere e soprattutto far riflettere. Un’opera originale per un racconto a più voci tra parole, suoni e visioni, frutto di una scrittura collettiva con i testi degli artisti coinvolti e supportata dalle testimonianze di Giulia Giornaliste Sardegna con la collaborazione di Marina Cosi (Presidente Giulia giornaliste) e Giovanna Pezzuoli (Giulia Giornaliste nazionale), rielaborata in forma di drammaturgia teatrale da Tiziana Troja (che cura anche la regia) e Vito Biolchini.

In scena una schiera di attrici e attori, musiciste e musicisti di primissimo piano sulla scena isolana (e non solo) e una testimonial deccezione della serata: la Magnifica Rettrice dell’Università di Cagliari Maria Del Zompo. Il cast: Le Lucido Sottile (Michela Sale Musio e Tiziana Troja), Cristina Maccioni, Angelo Trofa, Leonardo Tomasi, Vanessa Podda, Valentina Fadda, Ambra Pintore, Federico Valenti, Diego Milia, Tanya&Mara, Kor Vocal Ensemble e la voce di Elio Turno Arthemalle. Testi di: Michela Sale Musio, Tiziana Troja, Vanessa Podda, Angelo Trofa, Valentina Fadda, Ambra Pintore. Costumi e scene: Filippo Grandulli e Daniele Coppi; Sound Design: Davide Sardo; Luci e audio: Live Studio di Giovanni Carlini; Trucco e Parrucco: Daniela Dessì; Foto: Michelangelo Sardo; Organizzazione generale: Federica Troja; Direzione generale: Michela Sale Musio, Aiuto regia: Irene Orrù.

Conferenza stampa

Una produzione Lucido Sottile. L’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti. Per info e prenotazioni: Teatro Massimo – Viale Trento n. 9 Cagliari – Tel. 070/2796629 – info@sardegnateatro.it

Un viaggio inedito e affascinante tra sketch divertenti, monologhi ironici, comici e drammatici, musica, canzoni e interventi per contribuire a formare quella consapevolezza collettiva indispensabile per conquistare il diritto democratico della parità tra i generi attraverso spunti di riflessione sul corretto uso delle parole, sui linguaggi antidiscriminatori, e di una comunicazione che ponga in modo dignitoso e corretto la necessità di riequilibrare l’attuale disparità di ruoli, di funzioni e di trattamento economico, a parità di conoscenze, competenze e responsabilità, tra uomini e donne.

La pièce rientra nel programma di attività 2018-19 del Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Autonoma della Sardegna – organo di garanzia della Regione nel settore delle comunicazioni) volte a promuovere, in collaborazione con Gi.U.Li.A, la parità di genere e a contrastare la cultura delle divisioni, delle disuguaglianze, legate agli stereotipi nei media e nella 

comunicazione istituzionale, dell’omofobia che si traduce sempre più spesso, come purtroppo ci dicono le cronache, in forme di violenza. Unoccasione di riflessione critica a cui sono invitati tutti i cittadini a partecipare (adulti, giovani e bambini), i professionisti della comunicazione, gli studenti universitari e delle scuole superiori. Per il coinvolgimento di questi ultimi il progetto promosso dal Corecom e Giulia Giornaliste rivolge una particolare attenzione attraverso alcune attività mirate che si articoleranno da ottobre 2018 a marzo 2019. Saranno presenti allo spettacolo infatti anche alcune classi degli Istituti Superiori che a seguito della visione dello spettacolo “La conosci Giulia?” dovranno presentare un elaborato sui temi trattati della comunicazione e delle parità di genere. I migliori verranno premiati a marzo all’interno della sezione “Scuola” del Premio indetto dal Corecom in collaborazione con Giulia Giornaliste.

Lucido Sottile

Interventi in conferenza stampa:

SUSI RONCHI

<<Con il Corecom abbiamo progettato da un anno questa iniziativa, condividendo delle finalità e degli obiettivi mirati a contrastare (tra le tante) stereotipi e discriminazioni di genere, ancora molto radicate sia nella comunicazione che nella informazione. Ma anche a sensibilizzare l’opinione pubblica verso questi temi e a comunicare alle giovani donne che stanno programmando il loro futuro che, sì “Ce la possono fare”. Ci battiamo perché questa uguaglianza si ritrovi in tutti i settori della nostra società. Lo spettacolo è costituito da due caratteristiche molto importanti: l’originalità e la qualità. La qualità perché tratta temi attuali, all’ordine del giorno nel dibattito sociale, culturale e politico, argomenti ultimamente trattati anche nelle scuole. Ecco perché Giulia Giornaliste e Corecom hanno stabilito un’alleanza continuativa in questo nostro progetto che vede coinvolte anche dieci classi di cinque Istituti Superiori (Pacinotti, Dettori, Siotto, Euclide, Primo levi). Originalità anche perché noi Giulie Giornaliste diventiamo autrici dei testi teatrali. Testi che si sviluppano su due moduli: quelli scritti da noi che utilizzano un linguaggio dell’informazione con taglio giornalistico, e quelli degli artisti attraverso il loro contributo e la loro performance.

Qualità, perché trattiamo argomenti come le molestie sul lavoro, la discriminazione, la disparità salariale, il linguaggio di genere, la rappresentazione mediatica della violenza, l’educazione stereotipata dei due generi, con un’attenzione particolare ai bambini. Il risultato è uno spettacolo che tratta degli argomenti a tratti drammatici ma restituiti in scena dalla regia geniale di Tiziana Troja e dall’organizzazione generale di Michela Sale Musio, attraverso l’ironia e la forma della commedia>>.

RETTRICE MARIA DEL ZOMPO – Testimonial d’eccezione dello spettacolo “La conosci Giulia?”

<<Ho vissuto la mia crescita professionale con tantissime difficoltà e sacrifici. Quanto poco invece basterebbe che una giovane donna possa portare avanti serenamente le proprie ambizioni, il proprio entusiasmo, la propria voglia di crescere, nel mondo del lavoro, di portare avanti le sue idee. Rendersi conto che tutto questo viene ancora in qualche modo reso difficile, complicato, faticoso, è una cosa inaccettabile. Ciò che fa prosperare una società non è solo la crescita economica, ma è l’apertura, la mentalità. La discriminazione di genere esiste e incide sullo sviluppo della nostra società. E i molti problemi nella gioventù per ciò che riguarda il rapporto tra i generi oggi sono qualcosa di incredibile, impensabile. Ecco perché dobbiamo portare avanti iniziative del genere, avvicinarci alla gente in modo positivo e dobbiamo farlo credendoci. Qui non ci sono vittime, vogliamo crescere insieme portando avanti insieme la nostra battaglia>>.

MARIO CABASINO – Presidente Corecom (Comitato regionale per le comunicazioni della Regione Autonoma della Sardegna)

<< Il Corecom si occupa a tutto tondo della comunicazione per la Regione Sardegna e non potevamo trascurare un tema così importante, che vede al centro anche del mondo della comunicazione la presenza femminile. L’iniziativa fa parte di un progetto più articolato che include un premio che abbiamo voluto dedicare a Gianni Massa, maestro e protagonista del giornalismo in Sardegna e per la sezione “Giornalismo” insieme a Giulia Giornaliste lo dedichiamo a un’altra grande protagonista del giornalismo e del documentario in Sardegna, Maria Piera Mossa>>.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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