Cagliari. Riapre al pubblico la Basilica di San Saturnino

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Giovedì 5 aprile 2018, dalle 9.00 alle 13.00 riapre al pubblico a Cagliari,  la Basilica di San Saturnino. I lavori di riparazione degli impianti idrici, che ne avevano provocato la chiusura, sono stati ultimati in questi giorni e i tecnici hanno provveduto al ripristino della struttura. Sarà l’occasione per cittadini e turisti per riscoprire il complesso monumentale considerato tra più significativi del bacino del Mediterraneo. La Basilica, circondata da un parco archeologico di particolare interesse, è una delle architetture nodali del periodo che intercorre dal paleocristiano al medioevo e, nella sua originalità, racchiude i segni fondamentali della cultura sarda.

La Basilica di San Saturnino resterà aperta dal giovedì al lunedì, domenica esclusa, dalle 9.00 alle 13.00.

Info:
Basilica di San Saturnino
Pinacoteca Nazionale di Cagliari
Tel. + 39 070 662496 e-mail: pm-sar.pinacoteca.cagliari@beniculturali.it

 

 

 

 

 

 

 

Basilica di San Saturnino

Si trova nel quartiere Villanova, in piazza San Cosimo. Complesso Paleocristiano del V sec., che comprende la chiesa (chiamata anche Chiesa dei SS.Cosma e Damiano) in stile bizantino- protoromanico e l’adiacente necropoli cristiana, nella quale sono state ritrovate sepolture di età romana e bizantina.

Sorta come Martiryum del martire cagliaritano Saturnino, la basilica venne donata nel 1089 ai monaci Vittorini di Marsiglia, che vi istituirono un priorato e ristrutturarono la chiesa secondo i canoni del romanico provenzale. Nella prima metà del 1300, durante l’assedio catalano, il monastero venne gravemente danneggiato, cadendo del tutto in rovina un secolo dopo. La chiesa fu restaurata nuovamente intorno al 1484. Intorno al 1614 ebbero inizio gli scavi per la ricerca dei cosiddetti “corpi santi” (reliquie di martiri o presunti tali), mentre nel 1669 la basilica fu in parte smantellata per ricavarne materiali utili alla ristrutturazione della cattedrale. Nel 1714 la chiesa fu concessa alla corporazione dei Medici e degli Speziali, che la intitolarono ai protettori SS. Cosma e Damiano. Danneggiata durante i bombardamenti del 1943, subì in seguito vari restauri, fino ad essere nuovamente riaperta al culto nel 1996.

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