Il 17 aprile scorso è stato perpetrato un furto in un’abitazione sita a Cagliari, nel corso del quale erano stati asportati numerosi oggetti preziosi, elettronici e informatici (alcuni computer, un televisore, orologi, penne Mont Blanc). Nella circostanza era stato asportato un mazzo di chiavi dell’autovettura cabrio di proprietà della vittima con relativo telecomando del cancello condominiale che alcuni cittadini avevano poi rinvenuto. La cabriolet era stata sottratta dal parcheggio condominiale circa 2 ore dopo il furto in abitazione con l’utilizzo del telecomando del cancello elettrico presente nello stesso mazzo di chiavi.
Il 19 aprile i poliziotti della Squadra Volante hanno rintracciato la vettura in questione in via Vittorio de Sica, regolarmente parcheggiata e chiusa a chiave. Chiesto l’ausilio della Squadra Sopralluoghi della Polizia Scientifica, sono stati effettuati i rilievi tecnici sul mezzo, che hanno permesso di rilevare la presenza di “linee papillari” attribuibili a un noto pregiudicato 34enne.
Gli Agenti della Squadra Mobile hanno così raggiunto l’abitazione in cui soggiorna l’uomo, di proprietà di una terza persona che abitualmente lo ospita, effettuando una perquisizione domiciliare che ha permesso di rinvenire, all’interno della camera da letto in uso al proprietario dell’immobile, un orologio da polso di metallo e, nella camera da letto in uso al 34enne sono stati rinvenuti una scatola vuota di una bottiglia di “Brut” marchiata “Ferrari”, un orologio a cipolla in metallo color oro a cipolla marca “Sigel”, un paio di occhiali da sole “Navigare”, una piccola custodia in legno contenente vari accessori in metallo, una cintura con fibbia in acciaio, una penna, un portafoglio marca Ungaro e un navigatore portatile.
Nella cucina dell’abitazione, sopra il frigorifero, è stato rinvenuto un portachiavi “Mazda” con relative chiave d’accensione e 2 telecomandi.
L’uomo, in merito al furto della decappottabile, si è giustificato dichiarando di essere un appassionato di autovetture cabrio e pertanto desideroso di poterne guidare una, anche se perfettamente cosciente del rischio non poteva rinunciare a tale occasione facendo un giro al Poetto.