Cagliari. Sottoscritti in Prefettura due Protocolli d’intesa in materia di accoglienza e di integrazione dei richiedenti la protezione internazionale

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Cagliari . Ieri pomeriggio in Prefettura a Cagliari, alla presenza del Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno prefetto Gerarda Pantalone, il prefetto di Cagliari Tiziana Costantino, di Sassari Giuseppe Marani, di Nuoro Carolina Bellantoni ed Oristano Giuseppe Guetta, il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, il presidente di ANCI Sardegna Emiliano Deiana, nonchè il Sindaco di Cagliari Massimo Zedda, di Sassari Nicola Sanna, di Nuoro Andrea Soddu ed Oristano Andrea Lutzu hanno sottoscritto due protocolli d’intesa diretti a favorire l’accoglienza e l’integrazione dei richiedenti protezione internazionale presenti sul territorio regionale.

Il primo accordo è finalizzato a favorire un’accoglienza graduale, proporzionale, sostenibile e diffusa dei richiedenti protezione internazionale in Sardegna, attraverso una articolazione a livello regionale di quanto già previsto dalla convenzione Ministero dell’Interno/ANCI, modulando le azioni per la sua attuazione sulla base delle specificità territoriali, fermo restando quanto già definito dall’accordo nazionale. In particolare, le parti aderenti si sono impegnate a porre in campo ogni possibile azione di promozione e sensibilizzazione verso gli enti locali volta a dare piena attuazione al c.d. Piano ANCI, per un verso attraverso una maggiore partecipazione dei comuni alle procedure ad evidenza pubblica svolte dalle Prefetture finalizzate al reperimento di unità abitative idonee ad assicurare l’accoglienza dei migranti, prevedendo l’esclusione dai bandi per quei comuni nei cui territori siano stati attivati progetti SPRAR, raggiungendo la coperture dei posti prevista. Inoltre, si mira a favorire il passaggio dei richiedenti asilo dalla prima alla seconda accoglienza, anche con la conversione dei posti dei centri di accoglienza straordinaria in posti SPRAR, secondo le procedure indicate dal Ministero dell’Interno.

Il secondo protocollo mira a promuovere l’impiego dei richiedenti protezione internazionale in attività di utilità sociale, al fine di determinare le condizioni per un più compiuto inserimento nel tessuto sociale dei richiedenti asilo ospitati nei centri di accoglienza straordinaria attivati in Sardegna, evitando la sedimentazione di situazioni di esclusione. A tal fine i sottoscrittori dell’intesa hanno concordato sulla necessità di attivare una reciproca collaborazione al fine di promuovere percorsi di integrazione dei migranti ospiti dei centri di accoglienza straordinaria, attraverso attività non lucrative di volontariato finalizzate al raggiungimento di uno scopo sociale e/o di pubblico interesse che gli consentano di svolgere un ruolo attivo a favore delle collettività locali.

A tal fine, l’odierno accordo quadro prevede che i comuni possano siglare intese con i gestori dei centri di accoglienza e con le organizzazioni territoriali del mondo associativo al fine di co-progettare le attività di volontariato che possono essere svolte dai migranti.

Per far fronte alle spese necessarie per l’orientamento, la formazione e di copertura assicurativa dei soggetti coinvolti, la Regione Autonoma della Sardegna ha previsto di mettere a disposizione dei comuni che attiveranno progetti uno stanziamento complessivo pari a 100.000 euro.

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