Caldo e zanzare: ma che ottobre è?

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Zanzare e insetti in casa, piante che tornano a fiorire, prati punteggiati dalle margherite. Il ‘ritorno di primavera’ che sta caratterizzando questi primi giorni di ottobre rischia di pesare sugli italiani più sensibili agli effetti del clima.

“Per i meteoropatici gli sbalzi della temperatura che si registrano fra giorno e notte, e soprattutto quelli di pressione atmosferica, rischiano di tradursi in irritabilità, fatica a prendere sonno, difficoltà di concentrazione e umore sulle montagne russe. Ci sono poi le infezioni respiratorie, che dilagano perché i microrganismi apprezzano molto gli sbalzi termici”

Il problema “è che di giorno si sfiorano temperature estive, mentre la sera la colonnina di mercurio cala, e sono proprio questi sbalzi ad aprire la porta ai virus”, dice Pregliasco all’Adnkronos Salute. Una sorta di ‘ottobrata estrema’, che sta confondendo anche le piante: nei prati rispuntano le margherite, e le zanzare ancora non cessano di infastidire con le loro punture.

Un fenomeno, quello del caldo anomalo in ottobre, sempre più frequente negli anni, che preoccupa perché al caldo è abbinata la mancanza di precipitazioni. Sembra che la situazione si protrarrà fino a fine mentre per novembre ci aspettano delle alluvioni. A conti fatti, ci sono tutti gli indizi per pensare che “l’estate del 2018 sarà come quella appena passata, caratterizzata dalla siccità”, aggiunge Giampiero Maracchi, professore emerito di Climatologia Università di Firenze, presidente Accademia dei Georgofili 

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