Confindustria Sardegna meridionale: “dal contratto metalmeccanico un segnale di responsabilità, visione e concretezza”

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In un momento in cui il confronto tra le parti sociali nel settore metalmeccanico si sta svolgendo in un clima non privo di tensioni, Confindustria Sardegna Meridionale esprime pieno sostegno alla proposta di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per l’industria metalmeccanica e dell’installazione di impianti presentata da Federmeccanica e Assistal.

Nella complessità dell’attuale contesto economico, caratterizzato da forte instabilità e da sfide straordinarie legate alle transizioni ecologica, digitale e demografica, rappresenta un esercizio concreto di responsabilità e visione. Pur mantenendo l’impianto moderno e innovativo del contratto vigente, che ha saputo garantire tutele anche nei momenti più critici degli ultimi anni, la proposta introduce strumenti aggiornati e coerenti con le nuove esigenze: dal rafforzamento del potere d’acquisto a misure avanzate in tema di welfare, formazione e partecipazione.

Non si tratta, dunque, di una contro-piattaforma, ma di una proposta completa e costruttiva, già formalizzata il 10 ottobre 2024, che accoglie anche alcune istanze delle organizzazioni sindacali, inserite in linea con l’impianto contrattuale esistente. Federmeccanica e Assistal hanno dimostrato ampia disponibilità al dialogo, confermata anche nell’incontro del 12 novembre con ulteriori perfezionamenti del testo.

È quindi importante precisare che, contrariamente a quanto sostenuto, non sono stati Federmeccanica e Assistal a interrompere il tavolo negoziale. Al contrario, è stato il sindacato a respingere integralmente la proposta e a proclamare lo sciopero generale, determinando così la rottura del negoziato.

«È un contratto che guarda avanti con coraggio e pragmatismo, e che pone le basi per una crescita sostenibile e inclusiva del settore» ha dichiarato Andrea Scroccu, Presidente della Sezione Metalmeccanici di Confindustria Sardegna Meridionale «Come imprenditori del territorio siamo convinti che oggi più che mai serva stabilità e capacità di cooperare per affrontare le trasformazioni in atto, a partire dal rafforzamento delle competenze e dalla valorizzazione delle persone. Questa proposta va in quella direzione, ed è per questo che la sosteniamo con convinzione.»

La proposta conferma il meccanismo di adeguamento ex post dei minimi retributivi all’indice IPCA NEI, tutelando il potere d’acquisto dei lavoratori, e introduce criteri redistributivi ispirati alla valorizzazione dei risultati aziendali. Rafforza inoltre il sistema della bilateralità attraverso il potenziamento della previdenza complementare, della sanità integrativa e degli strumenti di welfare. Particolare attenzione è riservata alla valorizzazione dell’esperienza professionale, con misure come l’anticipo degli aumenti periodici di anzianità, e all’integrazione dei principi ESG nel testo contrattuale, per rafforzare la coerenza tra sostenibilità economica, ambientale e sociale.

«Il rinnovo del contratto è un passaggio importante per dare continuità a un percorso già avviato da tempo – ha continuato Scroccu – La proposta presentata da Federmeccanica e Assistal non è contro qualcuno, ma è per qualcosa: per consolidare un sistema di regole condivise, che tutela le persone e sostiene la competitività delle imprese. Anche in questa fase delicata, sono già previste risposte concrete ai bisogni dei lavoratori, a conferma dell’efficacia e dell’equilibrio del modello contrattuale.»

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