Conflitti e terrorismo stanno disgregando l’Europa

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Il fronte siriano sta diventando per l’Europa l’opportunità per cominciare a sganciarsi dagli USA e recuperare i rapporti con la Russia e l’area euro-asiatica. Se la Francia cerca iniziali alleanze con la Russia è perchè sa che sarà seguita dalla Germania e poi forse da Italia e Spagna. Stanno fallendo tutte le provocazioni messe in atto dagli Usa per impedire questo riavvicinamento, dal golpe ucraino all’abbattimento dell’aereo malese, dagli attentati in Francia all’abbattimento dell’aereo russo, dalle megamulte alle banche francesi e tedesche allo scandalo Volkswagen, dalla bomba profughi dalla Turchia alle bombe Isis in Europa..

Questo tentativo europeo di prendere le distanze prelude a nuovi attacchi terroristici in Germania, Francia ed in tutta Europa. Uno smembramento di Siria ed Irak con nuovo califfato sunnita è un progetto Isis ed americano e comporta una ulteriore destabilizzazione di tutta l’area, dalla Turchia all’Arabia Saudita. La crescita e l’occupazione della Ue, della Uem e dell’Italia risentiranno di certo molto della situazione di conflitti e del terrorismo che ci circondano e di fronte ai quali l’Europa dovrebbe reagire unitariamente sia per la sicurezza che per l’economia. La Ue viene da una crescita media annua negativa nei 5 anni che precedono il 2014, positivo ma debole. Nel frattempo la disoccupazione è arrivata al 12%, quella giovanile al 24%, gli investimenti sul Pil hanno perso almeno 4 punti percentuali rispetto al livello pre crisi. Nel 2015 sembrava partita una ripresa più netta che adesso può essere compromessa dal conflitto in tutta l’area mediorientale ampliata adesso a due Paesi (Russia e Turchia) molto importanti per le nostre esportazioni. Le stesse avevano già sofferto parecchio per le improvvisate e stupide sanzioni a Mosca, che sono state un boomerang. Sanzioni dovute anche all’incapacità della Ue di svolgere un ruolo di mediazione che auspichiamo venga adesso attivato nel comune interesse politico ed economico europeo ed internazionale, ed anche un’occasione per Mogherini per dimostrare di non essere solo una comparsa.

Giorgio Lecis

Fonte: www.sardegnareporter.it

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