Coronavirus. Nuovo Decreto in vigore dal 7 settembre: confermate norme che già esistono

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Lunedì 7 settembre entrerà in vigore il nuovo DPCM con cui il Governo Conte andrà a prorogare i divieti fissati il 10 agosto scorso. Non verranno introdotte nuove restrizioni. Giuseppe Conte, anche nella giornata di ieri ha ribadito che non ci sarà più alcun lockdown generalizzato.

Vediamo nel dettaglio quali sono le regole che resteranno in vigore fino al 30 settembre 2020.

Per quanto riguarda l’utilizzo della mascherina come riporta Money.it – salvo diverse ordinanze locali – viene confermato l’obbligo nei luoghi al chiuso, così come all’aperto in tutte quelle circostanze in cui non può essere garantita la distanza di un metro tra le persone. Restano esclusi i bambini sotto i 6 anni e i disabili.

Le mascherine sono obbligatorie anche sui mezzi pubblici, dove sono state confermate le regole decise dopo il confronto con le Regioni. La capienza massima è stata portata all’80%, un dato che riguarda tanto i posti a sedere quanto chi viaggia in piedi. Inoltre, vi è l’obbligo di prevedere paratie laddove non è possibile garantire il distanziamento.

Riguardo agli scuolabus, invece, questi potranno viaggiare con la capienza massima consentita nei casi in cui il tempo di permanenza degli alunni sul mezzo non supera i 15 minuti. Gli studenti con età superiore ai 6 anni compiuti dovranno indossare la mascherina al momento della salita sul mezzo, a meno che non sia possibile l’allineamento degli alunni su posti singoli escludendo così il posizionamento “a faccia a faccia”.

Gli stadi rimarranno chiusi le prime partite del campionato della Serie A, quindi, resteranno senza pubblico. Restano chiuse anche le discoteche.

Fino ad oggi l’ingresso e il transito nel territorio nazionale era consentito solamente a coloro che avessero:

  • esigenze lavorative;
  • assoluta urgenza;
  • esigenze di salute;
  • esigenze di studio;
  • rientro il proprio domicilio, abitazione o residenza.

Stando alle regole attuali, quindi, le coppie che vivono in Stati differenti non possono ricongiursi. Dal prossimo lunedì questo sarà possibile, in quanto nel nuovo DPCM si legge che “è consentito l’ingresso nel territorio nazionale per raggiungere il domicilio, l’abitazione e la residenza di una persona, anche non convivente, con la quale vi sia una stabile relazione affettiva”.

Viene confermata anche la validità dell’ordinanza del Ministero della Salute del 12 agosto scorso, la quale obbliga coloro che nei 14 giorni antecedenti al rientro in italia abbiano soggiornato o transitato in CroaziaGreciaMalta o Spagna a sottoporsi al tampone.

Sono autorizzati al rientro coloro che si sono già sottoposti al test nelle 72 ore antecedenti all’ingresso nel territorio nazionale; in alternativa il tampone viene sottoposto direttamente in aeroporto o comunque entro 48 ore dall’ingresso in Italia.

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