Coronavirus, Pittalis (FI): Governo chiuda attività non essenziali

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La Cina, dopo due mesi di misure estremamente rigide e un’adesione pressoché totale della popolazione a quanto imposto dal Governo, sta lentamente tornando alla normalità: le persone stanno ricominciando a uscire, le attività riprendono, il Paese sta ripartendo. In Italia, al contrario, dopo un mese dall’esplosione dell’epidemia quello che abbiamo ottenuto è un susseguirsi di ordinanze e decreti non adeguatamente chiari, persone che cercano scappatoie per non rispettare il divieto di circolazione se non per reali emergenze e un numero di morti che supera quello della Cina. Occorre immediata chiarezza e regole rigide! Il rispetto che dobbiamo a chi, come medici, infermieri e operatori sanitari, sta sacrificando tutto per salvare le nostre vite, impone che tutti si adeguino in maniera inderogabile e restino in casa. Parimenti, dal Governo è necessaria una presa di posizione inequivocabile: occorre chiudere subito tutte le attività non indispensabili e potenziare gli strumenti a disposizione di imprenditori e aziende per superare questo momento di crisi generale. Ma, lo ribadisco, il fermo totale delle attività non essenziali non è più ulteriormente rimandabile

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