Coronavirus. Sardegna: emergenza nelle strutture per anziani

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La casa di riposto Su Meraculu di Bitti, dove si è registrato un decesso tra i 14 anziani attualmente ospitati e risultati positivi, si sta trasformando via via in un reparto per soli pazienti Covid-19. Il sindaco Giuseppe Ciccolini, in collaborazione con l’Ats, sta lavorando per preparare tutto ciò che serve in base all’evolversi delle condizioni cliniche degli ospiti. E’ andato a buon fine anche il reclutamento del personale sanitario necessario per l’assistenza, dopo che 5 operatori della struttura sui 14 presenti erano stati contagiati a loro volta. In tanti hanno risposto all’appello lanciato dai dirigenti della casa di riposto e il personale è stato già selezionato.

“Per il momento la situazione clinica degli ospiti è stazionaria – spiega all’ANSA il sindaco – Stiamo provvedendo all’immissione in servizio dei nuovi operatori sanitari che daranno così respiro al personale della struttura in servizio. Stiamo poi monitorando la situazione minuto per minuto con il supporto dell’Ats che ci fornirà via via ciò che serve”. Sui 21 anziani presenti nella struttura all’inizio dell’emergenza, 18 sono risultati positivi: quattro sono stati ricoverati all’ospedale San Francesco di Nuoro, dove ieri è morta una donna di 86 anni. I tre negativi, invece, sono stati subito trasferiti in un hotel del paese. In quarantena anche cinque operatori sanitari positivi al virus.

Anche a Sanluri, dopo i casi di Sassari e Bitti, è emergenza coronavirus in una casa di riposo.  Ieri è deceduta una 89enne ospite della struttura per anziani Divina Provvidenza, risultata positiva al Covid-19. Lo conferma il sindaco Alberto Urpi. “Era ricoverata da due giorni in ospedale”, spiega. “Ieri sono arrivati i risultati dei tamponi eseguiti sugli ospiti della struttura: tra anziani e lavoratori, abbiamo 27 positivi al Covid-19 che sommati ai 3 precedenti fanno salire i casi a 30”, scrive il sindaco nella sua pagina Facebook.

La maggior parte dei positivi è tra gli anziani: nessuno riceveva visite da oltre 14 giorni. “Tutti sono in quarantena e seguiti dai medici – assicura il primo cittadino – Ora con l’aiuto dell’Ats e delle forze dell’ordine stiamo ricostruendo la catena dei contatti”. Si aspetta in queste ore anche il risultato dei tamponi eseguiti su altri quattro operatori sanitari che erano già in malattia. (Ansa.it)

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