Coronavirus, Speranza: “Rispettare 3 regole: distanziamento, mascherine e norme igieniche”

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Mentre in Europa il “quadro sull’emergenza coronavirus si sta deteriorando”, in “Italia siamo ancora in vantaggio grazie alle misure di contenimento”. Lo afferma, in un’informativa al Senato, il ministro della Salute Roberto Speranza, che ribadisce: “Bisogna continuare a rispettare 3 regole basilari: distanziamento, mascherine e norme igieniche”. Poi l’appello ai giovani: “Serve una mano. Continuano a essere uno strumento di diffusione del virus”.

Italia in vantaggio rispetto agli altri Paesi Ue Rispetto alla precedente informativa “il quadro epidemiologico europeo è significativamente deteriorato riscontrando una graduale salita del numero di contagi – evidenzia il ministro -. Il lockdown nel nostro Paese ha funzionato e il comportamento degli italiani, così come le decisioni del governo, sono riusciti a piegare la curva e ci consegnano ancora un significativo vantaggio rispetto alla stragrande maggioranza dei Paesi europei”. “Voglio rendere nota la nostra proposta che porterò a Bruxelles perché quando assumiamo una misura di maggiore controllo, non compiamo mai un atto ostile verso un altro Stato. La nostra proposta è che si possa costruire un meccanismo di reciprocità, per togliere dal tavolo questo dubbio di ostilità”, spiega il titolare del dicastero alla Salute.

Le scuole riapriranno in sicurezza “L’orizzonte del governo è la riapertura delle scuole. Tutti i sacrifici che stiamo tenendo in piedi hanno quello come obiettivo fondamentale – aggiunge Speranza parlando della scuola -. Chiuderle è stata la nostra scelta più difficile e riaprirle ora è davvero la nostra priorità assoluta, stiamo impiegando per questo tutte le nostre energie. Stiamo parlando di un grande tema mondiale. Sono stati 190 i Paesi nel mondo che hanno sospeso le attività, un miliardo e 700mila milioni di studenti.  Le scuole riapriranno e riapriranno in sicurezza”. 

L’appello ai giovani Rivolgendo un appello ai giovani, Speranza prosegue: “Ho più volte teso la mano ai nostri ragazzi. Lungi da noi ogni forma di demonizzazione, ma dobbiamo chiedere loro di darci una mano. Continuano a essere uno strumento di diffusione del virus, i genitori e i nonni pagherebbero un prezzo molto più significativo”. “Il nostro sistema di monitoraggio, quello costruito settimanalmente con l’Istituto superiore di sanità e le Regioni, ha segnalato negli ultimi sette giorni un’età media dei contagiati di 29 anni”, rileva il ministro. “Credo sia un dato assolutamente significativo su cui dobbiamo riflettere – chiosa – anche rispetto alle misure che andiamo a mettere in campo”.

Non lasceremo soli presidi e insegnanti, mascherine non si useranno in aula”Non lasceremo soli presidi e insegnanti: ci sarà presenza significativa degli operatori sanitari, è giusto che coloro che hanno più esperienza nel combattere il virus li aiutino”, continua il ministro parlando di scuola mentre sulle mascherine in aula rammenta: “Nelle ultime ore il Cts ha discusso della necessità di un corretto utilizzo delle mascherine a scuola. Sono obbligatorie, a scuola si va con la mascherina. Ma dividiamo i momenti dinamici, in cui ci sono rischi concreti di contatti più ristretti tra studenti, e momenti statici, in cui lo studente è fermo, ha una distanza di almeno un metro dagli altri, in quel momento può essere abbassata. Questa misura può essere rivista in relazione alla curva epidemiologica, ma saranno le autorità sanitarie a valutare”.

Distribuiremo 11 milioni di mascherine al giorno Il ministro della Salute poi ricorda che l’Italia è “l’unico Stato in Europa e nel mondo che metterà a disposizione 11 milioni di mascherine per studenti e personale scolastico, al giorno”. Speranza spiega che si tratta di “mascherine chirurgiche” e ringrazia il commissario Arcuri.

A breve saranno pubblicati i verbali del Cts Per quanto riguarda i verbali del Cts, che sono stati secretati, Speranza osserva che “molto a breve saranno pubblicati tutti. La linea del governo è stata sin dall’inizio una linea di massima trasparenza e stiamo lavorando proprio affinché questi verbali, dove non c’è nulla assolutamente che non possa esser reso noto all’opinione pubblica, possano esser pubblicati”. 

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