Covid. L’Italia cambia colore: Lombardia, Piemonte e Calabria arancioni

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L’Italia cambia di nuovo colore e di conseguenza anche il grado di limitazioni dei cittadini e delle attività economiche nei diversi territori. Lombardia, Piemonte e la Calabria del neo commissario alla Sanità Guido Longo lasciano la zona rossa di massime restrizioni anti-Covid. Dall’arancione al giallo passano invece Liguria e Sicilia, sempre per effetto dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, visti i dati del monitoraggio settimanale analizzati dalla Cabina di regia.

Restano rosse Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Abruzzo e Campania; arancioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Basilicata e Puglia; gialle Veneto, Provincia autonoma di Trento, Lazio, Molise e Sardegna.

Come riporta l’Ansa, le decisioni sono l’effetto dell’indice di trasmissibilità del virus (Rt) appena sopra la soglia di sicurezza di 1, ma con valori medi tra 1 e 1,25 nella maggior parte delle Regioni e Province autonome.

“Grazie ai sacrifici dei lombardi ora siamo in zona arancione e potremo riaprire gli esercizi commerciali”, dice il governatore lombardo per poi precisare che questo non significa “un liberi tutti” e che le misure restano. Per il presidente del Piemonte Alberto Cirio “non possiamo sprecare questo grande sforzo, non possiamo permetterci di tornare indietro”. “Un piccolo miracolo istituzionale” la Calabria arancione secondo il presidente facente funzioni Nino Spirlì.

La Val d’Aosta invece non ci sta. Il governatore Erik Lavevaz è arrabbiato: “rimarremo zona rossa e ad ora non sappiamo perché. Roma deve darci risposte chiare, questa non è serietà”.

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