La Sardegna è ad un passo dalla zona gialla. Occorre aspettare venerdì quando la cabina di regia deciderà eventuali cambi di colore delle regioni. Ma il problema è che si vocifera di un doppio saldo, da bianca ad arancione.
Per rimanere in zona bianca i contagi non devono essere superiori a 50 ogni 100.000 (ieri 144), i letti occupati in terapia intensiva non superiori al 10% (siamo al 12) e il15% di degenti con sintomi in area medica (ieri al 15).
Ma anche il passaggio da gialla ad arancione non è così impossibile: i casi devono essere più di 150 ogni 100.000 abitanti, i ricoveri in terapia intensiva superiori al 20% e i ricoveri in area medica oltre il 30%.
Non sono molte le regole che cambiano se una Regione passa da zona bianca a zona gialla, riguardano soprattutto bar e ristoranti. Dalla reintroduzione dell’obbligo della mascherina all’aperto, al numero massimo di commensali al tavolo. Ecco cosa si può fare e cosa no nei locali in zona gialla (con il green pass e senza) e tutte le restrizioni in vigore.
Bar e ristoranti
-A pranzo e a cena «sono consentite le attività dei servizi di ristorazione, svolte da qualsiasi esercizio». I locali restano aperti anche la sera, al chiuso, con obbligo di green pass.
-Il green pass è sempre necessario per consumare al chiuso in bar e ristoranti. All’aperto, invece, non è necessario esibirlo.
-In bar e ristoranti, in zona gialla, possono sedersi al tavolo massimo quattro persone, a meno che non si tratti di conviventi, con una distanza minima di un metro tra i commensali.
-Le mascherine, in zona gialla, devono essere indossate anche all’aperto (se non si è seduti al tavolo). Gli unici a essere esentati sono i bambini sotto i 6 anni, le persone con invalidità o patologie incompatibili con la mascherina e gli operatori che non possono indossarla perché impedirebbe loro di assistere una persona