Cuglieri. Dopo gli incendi estivi nell’alto oristanese, nasce l’associazione Montiferru

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Cuglieri. Dalle situazioni più tragiche e difficili possono nascere esperienze di aggregazione sociale e civica davvero straordinarie, capaci di ridare speranza a un territorio ferito. È quanto accaduto in queste settimane a Cuglieri dove un gruppo di cittadini si è ritrovato volontariamente e senza scopo di lucro per costituirsi in associazione, con l’obiettivo di promuovere la rinascita e la difesa dell’intera area del Montiferru colpita dagli incendi del 24, 25 e 26 luglio. Oggi a Cuglieri, nel Teatro dell’ex Seminario Pontificio, l’Associazione Montiferru è stata presentata alla stampa dal suo presidente, Pietro Paolo Arca, dal direttivo e dalle decine di iscritti. In sala numerosi amministratori locali e dell’Unione dei Comuni. Obiettivo chiaro e centrale che si è posta la neo Associazione è quello di operare nel campo agricolo, forestale, ambientale e socio-culturale per promuovere iniziative capaci di sensibilizzare cittadini e istituzioni. Sono già tanti i portatori di interesse che hanno dato la propria disponibilità a collaborare: da Università a centri di ricerca, da associazioni per la tutela del paesaggio e dell’ambiente a quelle agricole e culturali, da singoli studiosi a numerosi cittadini.
L’incendio. I roghi di questa estate hanno distrutto decine di migliaia di ettari di bosco, con un danno ambientale gravissimo per l’intera Sardegna; sono state poi colpite centinaia di aziende zootecniche che hanno perso strutture, mezzi e animali allevati. Ma il colpo più forte è arrivato al settore olivicolo che proprio in quelle aree custodisce una delle più antiche e preziose tradizioni produttive regionali. Una tragedia economica e paesaggistica che ha ridisegnato con i colori della cenere le straordinarie distese di olivi centenari andate in fumo.
Scopo dell’Associazione. Durante la presentazione alla stampa sono stati illustrati gli scopi che si è data, nel breve e medio periodo, l’Associazione Montiferru. Si parte dalla pianificazione e progettazione delle attività di rigenerazione dell’olivicoltura, che coinvolga il settore professionale e privato, armonizzando gli interventi di ripresa e resilienza del territorio. Verrà quindi promossa la raccolta di fondi per tutte le attività connesse alla rigenerazione olivicola e del territorio, compresa l’acquisizione di piantine di olivo da rimettere a dimora nei campi danneggiati irrimediabilmente dall’incendio e altre specie vegetali e varietà, secondo un programma di interventi di sviluppo sostenibile. Si lavorerà poi per l’acquisizione della disponibilità dei terreni oggetto di intervento di rigenerazione e di conservazione paesaggistica; la tutela dell’ambiente, del paesaggio rurale e delle attività tradizionali a esso connesse; la promozione di momenti formativi e informativi mirati alla diffusione della cultura delle peculiari attività agricole del territorio, in primis l’olivicoltura, la tutela del territorio e dell’ambiente e della riqualificazione del paesaggio. Sarà inoltre necessario svolgere un costante monitoraggio delle aree oggetto degli interventi in collaborazione con gli organi istituzionali preposti e formulare proposte di salvaguardia. L’Associazione sosterrà progetti di studio, ricerca e formazione finalizzati alla rigenerazione, alla difesa del territorio e alla tutela del paesaggio.
Il presidente. “Ci aspetta una sfida importante e faticosa per ridare bellezza e dignità al nostro paesaggio, all’ambiente, alla tradizione agricola e soprattutto alle popolazioni che vivono nei territori del Montiferru. Lo dobbiamo alla nostra storia passata e al futuro che dobbiamo costruire e consegnare alle nuove generazioni”. Lo ha detto il presidente Pier Paolo Arca che ha aggiunto: “La nostra Associazione è aperta a tutte le collaborazioni e alle buone proposte che opereranno nel coinvolgere i soggetti preposti, regionali o nazionali, per la rinascita del Montiferru. Il nostro sarà un lavoro costante che arricchiremo lungo il cammino. Un’attenzione particolare la dedicheremo ai più piccoli e alle scuole che saranno coinvolti in diverse attività di formazione. Oggi abbiamo posato la prima pietra, ma già dal prossimo fine settimana, sempre a Cuglieri, ci incontreremo in una due giorni di iniziative e convegni dall’alto valore tematico e progettuale”.