Curcuris. Festival comunitario “Uomo e Natura”: venerdì serata dedicata all’osservazione degli astri

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Un nuovo appuntamento a Curcuris  per la prima edizione del festival comunitario “Uomo e Natura”, fortemente voluto dall’amministrazione comunale e dal sindaco Raffaele Pilloni, con l’obiettivo di accrescere la coesione sociale attraverso mirate azioni culturali che, in questa prima edizione, propongono un’ampia ed eterogenea riflessione sui vari profili del rapporto tra uomo e natura. Venerdì 6 agosto le stelle illumineranno la piazza Santa Maria per una serata dedicata all’osservazione astronomica a cura dell’Associazione Astrofili Sardi: alle 21.45 si inizierà con una breve introduzione, accompagnata da una proiezione, in cui verranno illustrati i principi della osservazione astronomica (la storia e i metodi di osservazione) con un interessante approfondimento dedicato ai fenomeni celesti. Nella seconda parte, invece, i presenti potranno osservare il fenomeno denominato “sciame delle Perseidi” meglio note comunemente come stelle cadenti. 

L’indagine sul rapporto tra uomo e natura sarà al centro della esposizione fotografica “UOMOENATURA” che vivrà il suo momento di inaugurazione venerdì 13 agosto nella Casa “Eredi Pilloni”. Il concorso (la cui premiazione si terrà venerdì 3 settembre), si inserisce anch’essa nel filo rosso del tema del festival,“UomoeNatura”, volutamente privo di soluzione di continuità tra le parole per esprimere la dimensione più profonda del rapporto tra l’essere umano e lo spazio che lo avvolge, perennemente sospeso tra identificazione (uomo è natura) e autonomia (uomo e natura). L’iniziativa si propone, attraverso le immagini fotografiche, di indagare sul piano artistico il complesso rapporto tra uomo e natura. L’evento sarà accompagnato dalla musica dall’esibizione “Guitar styles” del chitarrista e artista di Curcuris Andrea Puxeddu. Alle 22 gli appuntamenti della giornata proseguiranno nella piazza Santa Maria con la formazione il gruppo musicale “Piel Canela” composta dagli artisti Guillermo Espinosa e Yoris Beltran, abili nell’esplorare le sonorità cubane, spingendole verso territori non convenzionali. L’evento si inserisce all’interno della rassegna “Tra cortili, giardini e piazzette” organizzato dall’Associazione culturale “Palazzo d’inverno” col patrocinio del Consorzio turistico “Due Giare”. 
“Il festival comunitario “Uomo e Natura” nasce per arginare il fenomeno legato allo sgretolamento dello spirito comunitario, già latente nelle nostre società – afferma il sindaco di Curcuris Raffaele Pilloni –  e, sebbene in misura minore, anche in piccole realtà come la nostra. Da qui l’idea di un festival – appunto – “comunitario”, nella convinzione che la cultura sia ancora un mezzo di coesione sociale, il più grande mezzo di coesione sociale. L’espressione artistica e il pensiero sono la testimonianza della vita associata degli uomini: segnano la nascita, la vitalità e la rinascita di una comunità. Il tema del festival, poi, incentrato sul rapporto tra uomo e natura è dovuto all’esigenza, impellente anche nel nostro tempo, di riflettere su questo tema. I nuovi equilibri del dibattito postmoderno sull’etica ambientale, sulla bioetica e sul rischio ambientale e più in generale sul rapporto uomo e natura sono fortemente influenzati da un approccio fondato su basi oggettive e misurabili, scientifiche. La cultura però aiuta anche a cogliere il rapporto tra uomo e natura nella sua dimensione più profonda, ancestrale e simbolica: mitica. Prospettiva di cui non si può fare a meno neppure oggi, nell’epoca della tecnica che domina sull’uomo influenzandone anche lo sguardo verso la natura.”
 La manifestazione è realizzata con il sostegno del Comune di Curcuris, in collaborazione con l’Associazione Turistica Pro-Loco di Curcuris guidata dal suo presidente Mauro ZuccaIL LUOGO – Curcuris è un piccolo e tradizionale borgo dell’Alta Marmilla che dista 45 chilometri da Oristano e 75 da Cagliari, nella Sardegna centro-occidentale. Il suo centro storico è fatto di selciati e tipiche case in pietra, ed è circondato da splendidi paesaggi collinari che si stringono tra il Monte Arci e la Giara. Un piccolo centro ricco di storia (che conserva intatte le tracce di epoca nuragica, pre-nuragica, romana, fenicio punica e della dominazione spagnola) e fortemente ospitale, in cui sono ancora fortemente radicate le tradizioni religiose e civili. 

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