Da maggio sbarazziamoci delle monete da 1, 2 e 5 centesimi portandole in tabaccheria

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Il salvadanaio? Una bottiglia di latte. Il progetto “Spicciati”, è una raccolta di monete cosiddette di “scarto” che rappresentano un’enorme fonte di ricchezza che può essere rimessa in circolo nel nostro paese per la creazione di nuove aziende. Il valore percepito di queste monete è pari a zero. Dal primo gennaio 2018 l’Italia non conia più le monete da 1 e 2 centesimi. Il loro costo di produzione supera il loro valore (che arriva a 4,5 centesimi per la moneta da 1 centesimo e a 5,2 centesimi per la moneta da 2 centesimi). “È un modo per creare impresa”, spiega Gian Maria Miliacca, presidente di Associazione Start Italy. “L’impatto che abbiamo sulle famiglie per noi è essenziale e dare un aiuto ai figli e ai giovani vuol dire far crescere il parse in futuro”, spiega. “Sappiamo quanta impresa si può fare in ambito di agroalimentare e turismo. Accompagneremo i giovani a crescere attraverso sei commissioni tecniche”. Un “progetto aperto” a tutti per creare un effetto moltiplicatore e far tornare i cosiddetti ‘spiccioli’ alla comunità per il bene collettivo”, prosegue. Le monete da 1, 2 e 5 centesimi che circolano in Italia valgono oltre 198 milioni di Euro (dati banca d’Italia), queste monete raccolte possono determinare in Italia un’opportunità di finanziamento per progetti innovativi, formazione e creazione di nuovi posti di lavoro. Il “PROGETTO SPICCIATI”, che ha ottenuto il patrocinio del ministero delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, prevede infatti che le somme raccolte servano per finanziare la creazione di nuove imprese nel campo dell’agroalimentare, dell’ambiente, turismo, bioeconomy, industria culturale e creativa, social innovation ed energia, con stanziamenti a fondo perduto.

“Non si poteva dire di no”, spiega il ministro delle Politiche agricole e del Turismo Gian Marco Centinaio. “Perché zio Paperone è partito da un centesimo”, ironizza. “E perché spesso i centesimi si trovano per terra perché non si sa mai dove metterli. Questa è un’occasione per non sprecarli e reinvestirli nel futuro del paese attraverso i giovani e nuove start up”. Poi aggiunge: “anche questo ministero è una start up”. I punti di raccolta saranno le 55.000 tabaccherie sparse in tutto il territorio Italiano, la particolarità della rete delle tabaccherie, garantisce una raccolta accessibile a tutti i cittadini italiani senza distinzione di età, classe sociale culturale, residenziale e senza alcuna barriera di digital divide. I tabaccai saranno dunque gli “Angels” dell’iniziativa, posizionando contenitori per la raccolta e proporranno ai loro clienti come poter utilizzare i centesimi in modo produttivo e trasparente, contribuendo a creare nuovi posti di lavoro. I contenitori saranno prelevati una volta al mese e sostituiti con i nuovi. La cifra raggiunta sarà aggiornata real time sul sito in un’ottica di massima trasparenza. Il processo sarà certificato inoltre da una società di revisione.

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