Rifiuti nucleari. La Sogin, con il nulla osta del ministero dello Sviluppo economico e del ministero dell’Ambiente, ha pubblicato la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee (CNAPI). La si può trovare sul sito www.depositonazionale.it
Il progetto preliminare e tutti i documenti correlati alla realizzazione del Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e del Parco Tecnologico, permetterà di sistemare in via definitiva i rifiuti radioattivi italiani di bassa e media attività.
Nel documento sono state individuate 67 aree che soddisfano i 25 criteri stabiliti nel 2014-2015.
La mappa nei dettagli si può consultare sul sito www.depositonazionale.it
Sono sette le regioni in cui sono state individuate le aree potenzialmente idonee alla costruzione del deposito nucleare nazionale:
Piemonte con 8 aree tra le province di Torino e Alessandria (Comuni di Caluso, Mazzè, Rondissone, Carmagnola, Alessandria, Quargento, Bosco Marengo e così via)
Toscana-Lazio con 24 aree tra Siena, Grosseto e Viterbo (che comprendono i Comuni di Pienza, Campagnatico, Ischia e Montalto di Castro, Canino, Tuscania, Tarquinia, Vignanello, Gallese, Corchiano)
Basilicata-Puglia con 17 aree tra Potenza, Matera, Bari, Taranto (Comuni di Genzano, Irsina, Acerenza, Oppido Lucano, Gravina, Altamura, Matera, Laterza, Bernalda, Montalbano, Montescaglioso
Le isole:
Sardegna (14 aree) Siapiccia, Albagiara, Assolo, Usellus, Mogorella, Villa Sant’Antonio, Nuragus, Nurri, Genuri, Setzu, Turri, Pauli Arbarei, Tuili, Ussaramanna, Gergei, Las Plassas, Villmar, Mandas, Siurgus Donigala, Segariu, Guasila e Ortacesus.
Sicilia, 4 aree nelle province di Trapani, Palermo, Caltanissetta (Comuni di Trapani, Calatafimi, Segesta, Castellana, Petralia, Butera).
Il deposito nazionale e il Parco tecnologico saranno costruiti in un’area di circa 150 ettari, di cui 110 dedicati al deposito e 40 al Parco. E’ quello che si evince dalla pubblicazione della Carta delle aree potenzialmente idonee e dei documenti correlati, così come spiega il ministero dell’Ambiente. Il deposito avrà “una struttura a matrioska”; all’interno ci saranno “90 costruzioni in calcestruzzo armato, dette celle”, in cui “verranno collocati grandi contenitori in calcestruzzo speciale, i moduli, che racchiuderanno a loro volta i contenitori metallici con all’interno i rifiuti radioattivi già condizionati”. In totale saranno “circa 78 mila metri cubi di rifiuti a bassa e media attività” a essere ospitati.