Dipendenti Adigest senza stipendio, la Fit-Cisl denuncia: “Situazione intollerabile”

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Adigest – Lavoratori lasciati senza stipendio, uno scenario che riporta a problemi già vissuti nel recente passato con strascichi ancora irrisolti che portano a una

pericolosa situazione di precarietà. La Fit Cisl, tramite le segreterie territoriali di Nuoro, Sassari e Cagliari, è costretta a denunciare, ancora una volta, una situazione insostenibile per i lavoratori della Adigest-Ecoal che operano nella gestione degli appalti per l’igiene urbana tra l’Unione dei Comuni dell’alta Marmilla, Castelsardo, Gerrei, Laerru e Bulzi, che, a oggi, non hanno ancora ricevuto lo stipendio di maggio, con oltre quindici giorni di ritardo. “È intollerabile – aggiunge Gianni Loddo, segretario di presidio – perché i lavoratori sono già provati da una situazione simile con la precedente ditta che gestiva gli appalti, che ha lasciato degli strascichi ancora irrisolti dal punto di vista economico e vedono lo spettro di questa precarietà nella Adigest”. Ad alimentare ulteriori preoccupazioni tra i lavoratori contribuisce anche la voce di una possibile cessione in affitto del ramo di azienda di Adigest-Ecoal a una nuova azienda, ancora non meglio identificata. “Non possiamo più continuare a chiedere ai lavoratori dei vari cantieri presenti in regione di garantire con continuità i servizi di raccolta, un’attività che, con sacrificio, hanno garantito finora nonostante i cronici ritardi nei pagamenti delle retribuzioni. Non ci sono più le condizioni minime per la garanzia dei servizi, a partire dalla mancanza di dispositivi di protezione individuali e attrezzature minime per operare (scope, palette etc). I mezzi sono spesso inadeguati e fuori norma, mentre gli spogliatoi non sono conformi e mancano le docce, senza la possibilità di avere a disposizione servizi igienici con acqua corrente: una necessità come previsto dalla normativa vigente in caso di lavori insudicianti e corrispondenti ai bisogni dei lavoratori, per poter rispettare il diritto alla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro”. La Fit Cisl, attraverso i propri delegati, è pronta a organizzare subito assemblee nei cantieri e, in caso di necessità, a proclamare già nei prossimi giorni ulteriori giornate di mobilitazione. “L’Azienda non può attribuire le responsabilità dei mancati pagamenti delle retribuzioni al ritardo delle rimesse delle stazioni appaltanti, che liquidano le fatture con una puntualità svizzera. Evidentemente Adigest-Ecoal ha dirottato quelle risorse verso altri lidi. Ormai il ritardo nei pagamenti è un problema storico da parte di Adigest e per noi è inaccettabile, alla luce di svariati accordi in cui l’impresa si impegnava a rispettare le norme contrattuali. Nonostante gli scioperi la situazione non è mutata, con la difficoltà a garantire la pulizia e la manutenzione dei mezzi (e quindi anche la sicurezza dei lavoratori), che dimostra evidentemente il fallimento amministrativo e gestionale di questa azienda. La preoccupazione principale per la Fit Cisl è data dall’ambiguità di un’azienda abituata a fornire rassicurazioni e assumere impegni che sa di non poter rispettare: mancano i presupposti per costruire corrette relazioni industriali, basate su bugie e false promesse. È evidente che la Fit Cisl non possa abbandonare i lavoratori al proprio destino, assumendo tutte le iniziative a salvaguardia dei diritti dei propri assistiti, che comporteranno inevitabilmente grandi disagi”.

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