Droga. Maxi operazione “Ichnos”: quattro arresti

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Maxi operazione “Ichnos”. All’alba di ieri, nelle province di Roma, Viterbo e Varese, i carabinieri della Compagnia di Carbonia, coadiuvati dai militari dei Reparti territorialmente competenti, a conclusione dell’operazione  denominata “Ichnos”, hanno dato esecuzione a 4 ordinanze di custodia cautelare (2 in carcere e 2 agli arresti domiciliari) disposte dal Tribunale di Cagliari nei confronti di soggetti italiani ed un albanese, ritenuti responsabili di associazione a delinquere finalizzata al traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti, da destinarsi allo spaccio anche a minori. La custodia cautelare in carcere è stata applicata nei confronti di Vincenzo Polito, nato a Roma il 21 dicembre 1970, attualmente detenuto presso il carcere di Rebibbia e  Ismail Rebeshi, nato in Albania il 23 maggio 1983, residente a Viterbo, proprietario di un deposito auto e di un Night Club di Viterbo. Questi sono stati i fornitori extraregionali dell’associazione sarda capeggiata da Sandro Arzu e Alessandro Ghisu: entrambe pericolose, nonostante i sequestri di rilevanti quantitativi di cocaina ed eroina operati nel corso dell’indagine, non hanno cessato la propria attività illecita, continuando il flusso costante di eroina-cocaina e denaro tra il continente e la Sardegna, fungendo da tramite stabile tra le organizzazioni criminose dedite al traffico di droga operanti sia in varie parti d’Italia (Lazio e Lombardia) che all’estero (con soggetti di origine albanese). In particolare Polito, legato alle cosche di ’ndrangheta della provincia di Reggio Calabria, è stato arrestato nel marzo scorso nell’ambito di una maxi operazione dei carabinieri del provinciale di Roma, che ha smantellato due gruppi criminali, uno di stampo camorristico e l’altro legato alle ‘ndrine calabresi, con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti (cocaina) aggravata dall’uso delle armi. Le indagini hanno consentito di appurare che Polito ha ceduto, da settembre a dicembre 2017, circa 50 chili a Sandro Arzu.  Rebeshi, invece, il più importante referente per lo spaccio di droga a Viterbo e nel suo hinterland, legato alla criminalità italiana e a quella albanese, riforniva il gruppo sardo sia di cocaina ma anche di eroina, come dimostrato dall’arresto di due corrieri ad Olbia a cui sono stati sequestrati di 1,5 chili di eroina che doveva essere consegnata a Ghisu. Rebeshi, già arrestato nel 2008 dalla DDA di Roma per traffico internazionale di droga, in seguito, pur sotto la copertura di due attività apparentemente lecite (essendo proprietario e gestore del night club Shisha e di un deposito auto a Viterbo) ha mantenuto un ruolo predominante nel reperimento della droga e nello spaccio nel centro Italia. Medesimo, legato a trafficanti internazionali albanesi, è accusato di aver fornito al gruppo sardo, da novembre 2017 a febbraio 2018, 1,5 kg di eroina e 6 kg di cocaina.
Sono andati agli arresti domiciliari Massimo Leoni, nato a Castellanza il 16 giugno 1976, residente a Mozzate e  Giuseppe Tinenzo nato a Torre Annunziata il 21.5.1978, residente a Somma Lombarda, che in diverse occasioni hanno partecipato alle forniture di droga destinate al sodalizio sardo facente capo a Ghisu e Arzu.
I provvedimenti restrittivi scaturiscono dagli esiti di una complessa attività investigativa condotta dall’aliquota operativa della Compagnia Carabinieri di Carbonia dal mese di settembre 2017, sotto la direzione e il coordinamento della DDA di Cagliari, che hanno consentito di disarticolare un’articolata compagine criminale operante in varie parti d’Italia e avente contatti con fornitori di stupefacenti in sudamerica (Colombia) ed in Albania.

carabinieri

A riscontro di quanto emerso dalle indagini, sino ad oggi, la medesima operazione ha già consentito di:
– arrestare 5 persone, in flagranza di reato, con l’accusa di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, nei mesi di novembre 2017 e gennaio 2018 ad Olbia, Lanusei e Macomer;
– eseguire 15 fermi di indiziato di delitto in tutta la Sardegna, sgominando un gruppo criminale strutturato che, spartendosi il traffico di droga da nord a sud, dal mese di settembre 2017 a quello di febbraio 2018, aveva organizzato e importato sull’isola circa 85 chili di stupefacente;
– sequestrare 15 kg di cocaina e 1,5 kg di eroina;
– sequestrare 37.145 euro, quale parte del provento dell’attività criminale;
– rinvenire e sequestrare 1 pistola a tamburo di fabbricazione belga e munizionamento vario, detenuti illegalmente.
Nell’ambito di tali operazioni svolte dal nucleo operativo della compagnia di Carbonia, a settembre scorso, in una località nei pressi di Castiadas, sono stati rinvenute e sequestrate armi e munizioni varie: tra cui un fucile mitragliatore, 2 fucili semiautomatici, 1 bomba a mano, 2 mine antiuomo ed esplosivo unitamente ad altro materiale destinato al travisamento, occultati in un’area boschiva per cui sono ancora in corso accertamenti, anche di natura tecnica, in ordine ad una eventuale connessione con reati contro il patrimonio e la persona.

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