Due italiani rapiti in Libia

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Due operai italiani, Bruno Cacace (56 anni) e Danilo Calonego (68 anni) e un canadese sono stati rapiti  irri mattina nel sud della libia. I tre lavoravano in una società di manutenzione dell’aeroporto di Ghat e sarebbero stati sequestrati da uomini armati. Al momento non ci sono state rivendicazioni.  Dopo il tragico esito del sequestro dei quattro lavoratori della Bonatti (due dei quali rimasti uccisi), c’è stata un’ulteriore stretta per evitare che civili italiani si trovino in un Paese dove infuriano ancora gli scontri tra milizie rivali e dove c’è la minaccia dell’Isis. Le aziende che lavorano in Libia sono state invitate a servirsi di personale locale per evitare rischi. L’area di Ghat nel sud-ovest del Paese, è tuttavia considerata tra quelle non in prima linea. Il  gruppo non sarebbe legato ad Al-Qaida, ma si tratterebbe di un gruppo di banditi locali la cui intenzioni  era forse quella di mettere in atto un ‘rapimento lampo’ con immediato pagamento di un riscatto e rilascio degli ostaggi.

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