Economia circolare e plastica. L’ultimo rapporto di Plastic Europe

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(Rinnovabili.it) – “Circular Economy for Plastics – A European Overview”, questo il titolo dell’ultimo rapporto su plastica ed economia circolare presentato da Plastic Europe. L’associazione, che riunisce i produttori delle materie plastiche in tutta Europa, ha appena prodotto uno studio dettagliato dei flussi economici legati alla plastica. Dalla produzione alla trasformazione, al consumo, poi alla trasformazione in rifiuto, per giungere al riciclaggio e all’utilizzo, infine, di plastiche riciclate in Europa: il report esamina nel dettaglio tutta la filiera, per quanto riguarda il 2020.

Virginia Janssens, Managing Director di Plastics Europe, ha presentato i risultati: “La “Circular Economy for Plastics” è un prezioso report per comprendere meglio le dinamiche dei flussi di plastica in Europa. Riteniamo che possa costituire una solida base per intensificare il dialogo con le parti interessate. La nostra industria riconosce che è necessario un cambiamento sistemico più rapido per raggiungere livelli di circolarità più elevati, soprattutto quando la circolarità stessa è la leva più efficace per ridurre le emissioni a breve e medio termine. Riconosciamo l’importanza della sfida e siamo pronti ad aumentare l’intensità e l’efficacia del dialogo e della collaborazione con i responsabili politici e i partner della catena del valore delle materie plastiche per portare la circolarità delle materie plastiche al livello successivo.”

Il rapporto analizza nel dettaglio lo status quo europeo per quanto riguarda il ciclo di vita delle materie plastiche. E’ già stato anticipato da Reshaping Plastics di SYSTEMIQ e da diverse misure, annunciate negli ultimi mesi, da Plastic Europee. L’imperativo categorico resta chiudere il ciclo della plastica, attraverso l’economia circolare. Il rapporto però, oltre a monitorare lo stato dei fatti, esprime una valutazione complessiva del 2020 secondo gli obiettivi europei fissati.

Nell’anno della pandemia la produzione di plastica riciclata post consumo è aumentata del 12% mentre l’utilizzo di prodotti nuovi è cresciuto del 15%. In generale si ricicla di più. La quantità di rifiuti in plastica inviati agli impianti di riciclaggio è aumentata dell’8% e il tasso di riciclaggio è arrivato al 35%. Il dato negativo è che però il 65% dei rifiuti in plastica finisce in discarica o inceneritori: siamo molto lontani dagli obiettivi di economia circolare stabiliti a livello comunitario.

I dati presentati nel rapporto raffigurano, in tutti i casi, dei miglioramenti, ma siamo ancora indietro. Il report segnala che il ritmo dei progressi deve aumentare: per raggiungere i nostri obiettivi servirebbe il doppio delle attuali capacità di riciclaggio in Europa. La direzione pare già essere stata intrapresa, in particolare con l’accelerazione degli investimenti in nuove tecnologie. Entro il 2030 i principali produttori europei di plastica si sono già impegnati a investire 7,2 miliardi di euro. Gli interventi saranno relativi al riciclaggio chimico, che andrà a integrare le attività di riciclaggio meccanico. Questa integrazione porterà, secondo i calcoli, a ben 3,4 tonnellate di materia plastica riciclata in più in Europea.

Esiste inoltre un divario tra la plastica che si consuma e quella raccolta nei rifiuti, ma potrebbe essere parzialmente dovuto alla plastica ancora in uso. Plastic Europe ha già espresso la volontà di approfondire per verificare le quantità di plastica in uso da quelle che sfuggono alla raccolta dei rifiuti.

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