Edoardo Tocco su riordino sanità: “Si preveda un ospedale pediatrico regionale”

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Il piano di riordino della sanità, con l’accorpamento al Policlinico Universitario del Businco e del Microcitemico, rischia di produrre disagi nella sanità cagliaritana. E’ l’analisi del presidente del Consiglio comunale Edoardo Tocco, che già nella veste di vicepresidente della commissione regionale salute aveva seguito il varo della riforma. <<L’articolazione della normativa ha rivisto l’assistenza pediatrica in Sardegna Il Dipartimento Pediatrico e delle Microcitemie è nato dopo il 2015 in seguito all’accorpamento dell’ospedale Brotzu con il Businco e il nosocomio Pediatrico Microcitemico Antonio Cao. Un contenitore in cui sono confluite tutte le specialità e le competenze necessarie per dare risposta ai bisogni di salute dei pazienti in età pediatrica. Una fusione che peraltro è ancora in itinere>>. Un lavoro faticoso e impegnativo per gli operatori, impegnati nell’assistenza sanitaria dei bambini con competenze consolidate, alla luce delle particolari caratteristiche dell’età pediatrica e adolescenziale. Il numero uno dell’assemblea civica del capoluogo invoca il coinvolgimento del Consiglio comunale sull’elaborazione del disegno, con un impatto sulla geografia sanitaria della città. Una richiesta che scaturisce da un’attenta valutazione. <<Questa mescolanza tra le strutture sanitarie avrebbe dovuto sancire la nascita di un ospedale pediatrico regionale ad alta specializzazione, in grado di garantire maggiore efficacia ed efficienza al sistema e l’abbattimento delle liste di attesa – aggiunge Tocco – garantendo uniformità di accesso alle cure. Nel corso di questi anni il dipartimento ha dato un’assistenza qualificata puntuale e adeguata alle patologie acute e croniche, alle malattie rare dei bambini e degli adolescenti della nostra Regione. Puntiamo sulla sensibilità del presidente Solinas e dell’assessore Nieddu per trovare soluzioni positive>>. Per questo la possibilità di una nuova divisione delle diverse strutture del dipartimento, con il progetto di accorpamento del Microcitemico all’azienda ospedaliera universitaria sta producendo disorientamento e  sconcerto tra i professionisti: <<L’impianto della proposta andrebbe a dividere il Dipartimento Pediatrico e la rete assistenziale creata, compromettendo irrimediabilmente la qualità dell’assistenza pediatrica e i risultati eccellenti faticosamente raggiunti in questi anni – conclude Tocco – Per questo si auspica che il Presidente della Giunta Regionale e l’Assessore alla Sanità possano rivisitare un progetto che, in attesa di realizzare un Ospedale Pediatrico Regionale, rischia di pregiudicare i risultati di efficacia e efficienza dell’assistenza pediatrica della nostra Regione. Gli operatori  sono disponibili a confrontarsi sulle criticità esistenti e proporre soluzioni condivise per avviare un percorso di miglioramento della struttura>>.

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