
“Giudichiamo positivamente le modifiche proposte dalla Regione alla bozza del Dpcm stilato dal Mase per dar corso al nuovo sistema energetico dell’isola e auspichiamo che il governo le accolga e vada spedito verso l’approvazione”: così il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante che sottolinea i punti chiave della revisione del testo sui quali si attende il via libera da parte prima del ministero e poi del governo, chiamato ad approvare il Dpcm in via definitiva.
“È sostanziale la modifica relativa alle prospettive della centrale di Fiume Santo, la cui riconversione a gas nella bozza era stata inquadrata come possibilità mentre – se il nuovo testo verrà accolto – diventerà una previsione certa in quando fondamentale per la stabilità del sistema elettrico regionale. Su questo punto, sottolinea la Cgil, “non ci possono essere ambiguità, deve essere chiaro e assodato nel testo del Dpcm che a Fiume Santo ci sarà una centrale a gas e una Fsru”.
Non può che essere così, anche considerate le linee di indirizzo della Regione sul fronte energetico in generale, gli indirizzi annunciati nel Pears che verrà aggiornato e la necessità di garantire stabilità alla rete regionale.
“Altro elemento positivo – aggiunge Durante – la precisazione relativa alla garanzia sul costo del metano e, quindi, la perequazione che, come sindacato, abbiamo sempre chiesto perché non possono esserci trattamenti differenti tra le diverse regioni d’Italia”.
Nello stesso tempo, per la Cgil deve essere garantito e diffuso quanto più possibile l’approvvigionamento del metano, a vantaggio dei cittadini, delle zone industriali e di tutte le imprese che ne hanno necessità.
In conclusione, il sindacato giudica positivo il lavoro fatto sino a questo momento dall’assessorato regionale dell’Industria anche rispetto al recepimento dei suggerimenti che la Cgil ha fatto per migliorare il testo proposto dal Mase. La conferma della Fsru a Oristano e la conseguente dorsale verso l’area metropolitana di Cagliari e il polo industriale del Sulcis sarà fondamentale per la ripresa produttiva delle aziende da troppo tempo non in attività e per i potenziali nuovi investimenti.

Giornalista