Ente Concerti di Oristano – Primo appuntamento della Rassegna “Musica nelle sere d’estate” 2022

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Giovedì 09 giugno, con inizio alle ore 21.00, nel Giardino del Museo Diocesano Arborense, si terrà il concerto inaugurale della 48^ Stagione Concertistica 2022 e primo appuntamento della Rassegna “Musica nelle sere d’estate” 2022.

Si esibirà l’ENSEMBLE FENICE composto da:

Maria Grazia Piccardi – soprano

Maria Ladu – soprano

Eleonora Chighine – soprano

Laura Spano – mezzosoprano

Fabio Brundu – tenore

Francesco Piano – tenore

Gabriele Barria – baritono

Roberto Onnis – basso

Il concerto, di sole voci, sarà l’occasione per ricordare ed omaggiare Mons. Clemente Caria, primo Direttore Artistico dell’Ente, scomparso lo scorso anno.

L’Ensemble Fenice è composto da sei giovani cantanti, allievi del Conservatorio di Musica di Cagliari “G. P. da Palestrina”. Nasce nel 2018 sotto l’egida del M° Fabio Centanni come formazione il cui scopo principale era la preparazione degli esami di Musica da Camera.

Successivamente, per via della comune visione musicale e del profondo legame formatosi tra i componenti, il progetto Fenice si è evoluto aldilà dell’ambiente conservatoriale spaziando tra concerti, concorsi e masterclass.

Il concerto è inserito nella 48^ stagione Concertistica 2022 dell’Ente Concerti “Alba Pani Passino” in collaborazione con il Museo Diocesano Arborense.Con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero la Cultura e della Fondazione di Sardegna.

Eccezion fatta per la rielaborazione per coro della conosciutissima “Aria sulla quarta corda” di J. S. Bach, il programma che eseguirà l’Ensemble è tratto interamente dal repertorio contemporaneo.

I due brani sacri dell’autore norvegese Ola Gjeilo, “Ubi Caritas” e “Northen Lights” sono tratti il primo dal testo evangelico e il secondo dal cantico dei cantici. Sono brani nel cui stile compositivo appare un’efficace miscela di sonorità gregoriane e immagini descrittive (in particolare nel secondo brano tratte dalle luci dell’aurora boreale). Dello stesso autore “Unicornis Captivatur”, il cui testo fa parte di una raccolta di canti medievali datata intorno al 1400. In questo caso l’autore viene ispirato, nel comporre, dal simbolismo, dalla gioia e dal senso di trionfo che trasuda il testo.

L’Ensemble proporrà poi tre ninna nanna. La prima “Lully” del compositore inglese P. Stopford, il cui testo risale al XVI secolo e racconta la storia del massacro degli innocenti, cantato però dal punto di vista di una madre, come un bellissimo lamento per il suo figlio condannato. La seconda “Sleep” del compositore statunitense Whitacre, su testo del poeta Charles Anthony Silvestri, descrive il tema del sonno. Il musicista ha selezionato Sleep per il suo “progetto coro virtuale” nel 2010, in cui i video inviati da centinaia di cantanti volontari sono stati combinati per produrre una performance in una rappresentazione video.

La terza ninna nanna è del compositore di colonne sonore per film R. Bennet, più volte candidato al premio Oscar, che ha composto nel 1999, “A Good-Night”, su una prosa dello scrittore del XVII secolo Francis Quarles, come contributo a “A Garland for Linda”, una serie di opere in memoria di Linda McCartney. Questo toccante tributo è notevole per il suo calore armonico e la semplicità melodica.

Il brano “Ameno” è degli “Era”, un gruppo/progetto musicale del musicista francese Eric Lévi, che ha avuto inizio negli anni 1995/1997. In gran parte della sua produzione prende spunto dal canto gregoriano medievale, sia per lo stile, sia per i testi, scritti in una lingua immaginaria simile al latino. Lo stile, mistico e aereo, può essere descritto come New Age.

Il programma dell’Ensemble Fenice si conclude con due brani del compositore gallese Karl Jenkins.

Il primo “Exultate Jubilate” con testo di ispirazione biblica, è un invito al canto e alla gioia mentre la musica è la stessa di “Palladio”, una composizione per orchestra d’archi dello stesso autore, scritta nel 1995 e con il titolo riferito all’architetto rinascimentale italiano Andrea Palladio (1508–1580). Infine le parole dell’ultimo brano “Cantate domino” sono tratte da testi liturgici, mentre la musica è del famosissimo brano dello stesso Jenkins, “Adiemus”.

Programma:

  • Ola Gjeilo (Oslo, 1978) – Ubi Caritas;
  • Ola Gjeilo (Oslo, 1978) – Northen Lights;
  • Philip Stopford (1977) – Lully, Lulla, Lullay;
  • Eric Whitacre (Reno, Nevada, 1970) – Sleep;
  • Ola Gjeilo (Oslo, 1978) – Unicornis Captivatur;
  • Richard Rodney Bennet (Broadstairs, 1936 – New York, 2012) – A Good Night;
  • Eric Lévi (Parigi, 1955) arr. Francesco Piano – Ameno;
  • J. S. Bach (Eisenach, 1685 – Lipsia, 1750), arr. Daniele Murra – Aria sulla Quarta Corda;
  • Karl Jenkins (Penclawdd, 1944) – Exsultate Jubilate;
  • Karl Jenkins (Penclawdd, 1944) – Cantate Domino.
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