Evasi 20 detenuti da Foggia: proteste contro lo stop ai colloqui ‘a vista’

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Secondo una prima stima, una ventina di detenuti sarebbe evasa dal carcere di Foggia nel corso della rivolta di questa mattina. Lo si apprende da fonti investigative. Nel corso della protesta, circa cinquanta detenuti sono riusciti a scappare dal carcere ma una trentina di loro è stata bloccata nelle immediate vicinanze dalle forze di polizia. I commercianti che si trovano nelle vicinanze della casa circondariale sono stati invitati dalle forze dell’ordine a chiudere i locali. La sospensione dei colloqui, prevista dalle misure anti-coronavirus, è alla base della protesta.  Le misure sui colloqui previste dal dpcm anti-coronavirus (vanno usate modalità telefoniche o video) sono state la scintilla che ha fatto sollevare i detenuti.

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede terrà nell’Aula del Senato una informativa urgente sulla situazione delle carceri con l’emergenza coronavirus mercoledì alle 17. L’informativa, spiega Laura Garavini, è stata richiesta in conferenza dei capigruppo da Iv.

L’onda lunga del coronavirus arriva, infatti, nelle carceri italiane e si trasforma in protesta, quando non in aperta rivolta. Da questa mattina caos in 27 carceri dove si stanno svolgendo proteste da parte dei detenuti, alcuni dei quali chiedono l’amnistia a causa dell’emergenza. Gravi disordini si registrano nei carceri di San Vittore a Milano e di Rebibbia a Roma, dove – oltre a bruciare diversi materassi – alcuni reclusi avrebbero assaltato le infermerie, riferisce il Sindacato di polizia penitenziaria.

Proteste poi anche a Salerno, poi Modena, Napoli e Frosinone, ma anche Vercelli, Alessandria, Foggia. (Ansa.it)

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