Festa del Corpo di Polizia Penitenziaria: la UIL non parteciperà alla cerimonia regionale in segno di protesta

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La celebrazione della festa del Corpo e’ un momento estremamente significativo, e’
l’occasione per fare il bilancio delle attività svolte e per celebrare i momenti solenni
ma non possiamo partecipare nella stessa sala dove saranno presenti i vertici
dell’Amministrazione che violano impunemente i diritti degli stessi Poliziotti che una
volta all’anno vengono ricordati solo per obblighi imposti ed insieme ai vertici della
politica regionale che ignorano colpevolmente le necessità di avere strutture esterne
come i repartini detentivi ospedalieri ed i posti di Polizia Penitenziaria negli aeroporti,
costringendo i Poliziotti “festeggiati” a lavorare quotidianamente nel rischio piu’
assoluto.
E’ lo sfogo del segretario generale della UIL Pa Polizia Penitenziaria della
Sardegna Michele CIREDDU che aggiunge: “ C’e’ veramente poco da festeggiare,
quotidianamente dobbiamo scontrarci con alcuni Direttori che violano gli accordi in
danno al personale, penalizzando chi segue le regole e pretende pari opportunita’. In
Sardegna inoltre non solo sono stati mortificati i diritti del personale ma sono stati di
fatto soppressi anche quegli organi deputati a giudicare quei Dirigenti che questi diritti
li violano come la commissione arbitrale regionale, per non parlare delle sanzioni
disciplinari comminate agli Agenti che sembra siano dettate da accanimento
ingiustificato, dimenticando che quei Poliziotti, spesso giudicati frettolosamente,
possono commettere degli errori dovuti dall’impossibilità oggettiva di rispettare le
disposizioni di servizio realizzati spesso con il criterio dello scaricabarile.
In Sardegna e’ stata mortificata e limitata anche l’immagine della Polizia
penitenziaria, erano infatti numerose le richieste da parte di Amministrazioni locali e
dei vari Dirigenti scolastici per organizzare le giornate della legalità che vedevano
protagonista anche il nostro gruppo cinofili.
Questa mala gestione si unisce alla grave carenza organica di tutti i ruoli, carenza di
mezzi e strumenti che rendono il lavoro dei nostri Poliziotti praticamente impossibile e
all’orizzonte si intravede solo il buio pesto.
La Polizia Penitenziaria dovrebbe essere festeggiata ogni giorno per il duro e
complicato lavoro che svolge quotidianamente non solo il 4 luglio dove ipocritamente
si “festeggia” per obbligo istituzionale, il disinteresse dimostrato nei rimanenti 364
giorni ci spingono a disertare la festa in segno di protesta!
Il segretario generale della Sardegna
Michele CIREDDU

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