Festival delle Peschiere. Condizioni meteorologiche avverse: appuntamenti trasferiti a Terralba

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Dopo la giornata inaugurale di mercoledì alla peschiera di Mistras, in territorio di Cabras, e la tappa a Oristano, il Festival delle Peschiere, organizzato da Legacoop Sardegna e Dromos Festival in collaborazione con CRU Sardegna Unipol e Regione Sardegna – Strategia regionale Sviluppo Sostenibile, con il patrocinio dell’ASviS (Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile) prosegue oggi (venerdì 30) con un cambio di programma: date le incerte condizioni meteorologiche, tutti gli appuntamenti inizialmente previsti alla peschiera di Marceddì, sono trasferiti infatti a Terralba, il comune di cui è frazione: i laboratori e le tavole rotonde si terranno dunque all’Auditorium, mentre sarà il Teatro Civico ad ospitare il concerto di  Dobet Gnahoré, in chiusura di serata.

Resta comunque invariato il palinsesto della giornata, densa di appuntamenti, che si apre alle 10 con il laboratorio “Educazione ambientale, una soluzione sostenibile”, dedicato ai CEAS (Centro di Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità) della rete INFEAS (Informazione, Formazione ed Educazione all’Ambiente e alla Sostenibilità) Sarda e alle scuole con il kit didattico “Il miglior viaggio della tua vita”. Gli educatori ambientali saranno impegnati in questa occasione a rendere comprensibile la complessità del mondo attuale. A condurre l’appuntamento, dopo i saluti di Maura Mura, assessora all’Ambiente del Comune di Terralba, saranno Gianluca Cacciotto (CEAS Nuoro e Cooperativa Alternatura) e Gabriella Deriu (CEAS Bolotana). A Gianluca Cocco (responsabile RAS Strategia regionale Sviluppo Sostenibile) spetterà il compito di trarre le conclusioni dell’iniziativa.

Nel pomeriggio, alle 16,sarà ancora l’Auditorium a ospitare la tavola rotonda “Finanza, una soluzione sostenibile”: aperta dai saluti di Milo Pinna, assessore allo sviluppo sostenibile del Comune di Terralba, e introdotta e moderata da Riccardo Barbieri (vice Presidente e componente Comitato Sostenibilità di BPER Banca), proporrà gli interventi di Michele Vietti (presidente A.N.FI.R. – Associazione delle Finanziarie Regionali), Maria Chiara Di Guardo (professore Ordinario di Organizzazione Aziendale all’Università degli Studi di Cagliari), Carlo Mannoni (direttore generale della Fondazione di Sardegna), Alessandro Messina (responsabile Finanza d’Impatto in Avanzi), Sabrina Gigli (professore Associato di Economia Aziendale all’Alma Mater di Bologna), Valentina Zadra (presidente di A Impact Sicaf EuVECA – fondo d’investimento ad impatto sociale) e Stefano Sulis (responsabile Crediti del Banco di Sardegna). Le conclusioni saranno affidate in questa occasione al direttore generale Coopfond Simone Gamberini.

Alle 17.30 i lavori proseguiranno (sempre all’Auditorium) con la tavola rotonda “Lavoro, una soluzione sostenibile”, introdotta da Ignazio Angioni (vice Presidente Legacoop Sardegna) e moderata da Rita Ghedini (presidente Legacoop Bologna e responsabile nazionale Legacoop Tavolo Lavoro), dopo i saluti del sindaco di Terralba Sandro Pili, vedrà la partecipazione di Alessandra Zedda (assessora al Lavoro – Regione Sardegna), Cristina Deidda (direttrice INPS Toscana), Maurizio Sacconi (presidente Amici di Marco Biagi, già Ministro del Lavoro), Cesare Damiano (presidente Associazione Lavoro e Welfare, già Ministro del Lavoro), Gianna Fracassi (vice Segretaria Generale Nazionale CGIL), Luigi Sbarra (segretario Generale CISL), Carlo Bonomi (presidente nazionale Confindustria) e Giovanna Cocco (responsabile CEAS Sant’Antioco). Conclusioni finali di Mauro Lusetti (presidente nazionale Legacoop).

Negli stessi spazi dell’Auditorium sarà operativo dalle 16 tavolo del progetto “Green Library – 170 Libri per la Sostenibilità. Biblioteche di pubblica lettura per l’Agenda 2030”, mentre alle 19 aprono l’area ristoro curata dalla Cooperativa Pescatori e lo stand per i piccoli assaggi del Consorzio di Tutela del Pecorino Romano.

Poi, alle 21, luci e amplificatori accesi al Teatro Civico di Terralba per il concerto della cantante, ballerina, percussionista e cantautrice ivoriana Dobet Gnahoré, una delle stelle più brillanti e talento tra i più sorprendenti dell’attuale panorama musicale africano, capace di rivisitare in chiave moderna suoni e suggestioni afropop della Costa D’Avorio in nuove e entusiasmanti direzioni. Vincitrice di un Grammy nel 2010, la Gnahoré è famosa per i suoi sorprendenti passi di danza, la potente presenza scenica e lo stile vocale ricco di emozioni. In Sardegna proporrà un repertorio che spazierà anche per il suo sesto album, “Couleur”, pubblicato per l’etichetta Cumbancha nel 2021, lavoro capace di rompere con i suoi stili acustici passati, per creare un disco pieno di groove ballabili, ritmi elettronici, agili linee di chitarra elettrica e accattivanti melodie.
A causa della ridotta capienza del teatro, potranno assistere al concerto esclusivamente gli spettatori che si sono prenotati dal 15 settembre fino alle ore 17.30 del 19.

  • Sabato sipario alla  Peschiera Mar’e Pontis

Per la sua ultima giornata, sabato primo ottobre, il festival pianta le tende alla Peschiera Mar’e Pontis, un vero e proprio pezzo di storia della Sardegna, e in particolare di quella dei pescatori di Cabras. Primo appuntamento in agenda alle 17.30 con la tavola rotonda “Cultura, una soluzione sostenibile”. Gran finale, alle 21, con la cantante maliana Oumou Sangaré, considerata una delle più grandi e influenti voci africane, sul palcoscenico per chiudere in bellezza la prima edizione del Festival delle Peschiere.

  • Sviluppo sostenibile

È lo sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri. Il 25 settembre 2015, le Nazioni Unite hanno approvato l’Agenda 2030, un piano di azione che ingloba diciassette  Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (sconfiggere la povertà; sconfiggere la fame; salute e benessere; istruzione di qualità; parità di genere; acqua pulita e servizi igienico-sanitari; energia pulita e accessibile; lavoro dignitoso e crescita economica; imprese, innovazione e infrastrutture; ridurre le disuguaglianze; città e comunità sostenibili; consumo e produzione responsabili; lotta contro il cambiamento climatico; vita sott’acqua; vita sulla terra; pace, giustizia e istituzioni solide; partnership per gli obiettivi) in un grande programma d’azione per un totale di 169 “target” o traguardi.

  • Il bosco del festival

Il rispetto per l’ambiente e le sue tematiche si misura anche su piccole azioni concrete. Nasce così la collaborazione con l’azienda tessile Mariantonia Urru di Samugheo, che metterà a disposizione una serie di tappetini realizzati con gli sfridi della lavorazione al telaio, in piena economia circolare. I tappetini si potranno acquistare al festival e il ricavato sarà interamente investito nella piantumazione di alberi, attraverso la piattaforma Treedom, dal 2014 Certified B Corporations, il network di imprese che si contraddistinguono per elevate performance ambientali e sociali. Il progetto coniuga infatti il benessere dell’ambiente con lo sviluppo delle popolazioni locali oltre che contribuire ad abbattere le emissioni di CO2 prodotte dal festival. Obiettivo è ampliare il bosco del festival, composto attualmente da 70 alberi piantati col progetto Suonoverde.

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