
Il 10 aprile 2025, nella suggestiva cornice delle cantine Comelli a Nimis, in provincia di Udine, andrà in scena Fragilietà – Storie, canzoni e musiche dalla parte di chi perde, un recital teatrale che intreccia narrazione, poesia e musica per esplorare le profondità dell’animo umano. Ideato e scritto da Francesco Milanese, psicologo e voce narrante principale dello spettacolo, il progetto si avvale della collaborazione di talentuosi musicisti e autori come Roberto Foglietta, Alessio De Franzoni e Federico Canciani, che con i loro brani e arrangiamenti danno vita a un’esperienza artistica intensa e coinvolgente.

La scena si presenta volutamente essenziale, quasi spoglia, per lasciare spazio alla potenza delle storie e delle emozioni. Le parole, sostenute dalla musica e dalla ritmica delle percussioni di Federico Canciani, guideranno il pubblico attraverso un percorso narrativo che alterna momenti di drammaticità a riflessioni profonde. Lo spettacolo si articola in tre parti distinte, accomunate dal tema della fragilità come tratto universale dell’essere umano, un’esperienza che richiede accoglienza, rassicurazione e protezione.
Prima parte: le voci dei più fragili
Il recital si apre con storie di ragazzi segnati da bullismo e violenza, narrate con empatia e una tenerezza che scava nel cuore. Francesco Milanese, forte della sua pluriennale esperienza come Pubblico Tutore dei Minori della Regione Friuli Venezia Giulia e consigliere onorario presso la sezione minori della Corte d’Appello di Trieste, porta in scena testimonianze autentiche, frutto del suo lavoro a contatto con le giovani generazioni. Le sue parole, accompagnate in alcuni momenti dalla voce di Roberto Foglietta, restituiscono dignità e luce a chi troppo spesso viene lasciato ai margini.
Seconda parte: la violenza e il rifiuto della guerra
Nella seconda parte, il tono si fa poetico per affrontare il tema della violenza e della guerra. Attraverso testi intensi, lo spettacolo invita a una presa di distanza valoriale, spingendo il pubblico a interrogarsi sulla necessità di estirpare la violenza dalle relazioni quotidiane. È un appello alla consapevolezza: solo trasformando i rapporti umani si può sperare di costruire un mondo senza conflitti.
Terza parte: un canto di speranza
L’ultima sezione si trasforma in un messaggio di speranza e impegno. Con un richiamo alla progettualità, Fragilità propone un’alternativa alla violenza, immaginando un futuro possibile in cui la fragilità non sia più un peso, ma una risorsa da custodire. L’ambiguità del titolo, che gioca tra “Fragili Età” e “Fragilità”, diventa un invito agli adulti a guardare con occhi nuovi le giovani generazioni, accogliendo le loro insicurezze senza giudizio, per favorire una crescita sana e creativa.
Gli autori e i musicisti
A dare vita a questo viaggio emotivo è un gruppo di artisti dalle competenze complementari. Francesco Milanese, oltre che autore e narratore, è psicologo, mediatore familiare e specialista in tutela dei diritti umani. Alessio De Franzoni, pianista e compositore professionista, arricchisce lo spettacolo con il suono del pianoforte, della fisarmonica, della tromba e del clarinetto, portando la sua esperienza di Maestro Accompagnatore per la Danza al Liceo Coreutico “Uccellis” di Udine. Federico Canciani, architetto e percussionista, sostiene il ritmo della narrazione con batteria e percussioni, mentre Roberto Foglietta, con la sua chitarra, il canto e le letture, completa il quadro con la sua versatilità artistica.

Giornalista. Direttore responsabile