Francia: Barnier sfiduciato, cade il governo.  Marine Le Pen: “Abbiamo scelto di proteggere i francesi”

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L’Assemblea nazionale francese ha fatto cadere il governo del primo ministro conservatore Michel Barnier, in carica da soli tre mesi. Un gesto senza precedenti dal 1962, che fa precipitare il Paese in un periodo di forti incertezze politiche e finanziarie, sei mesi dopo le elezioni anticipate. Il governo, che lunedì si era impegnato ai sensi dell’articolo 49, paragrafo 3 della Costituzione, a far approvare senza votazione il bilancio della previdenza sociale, è stato rovesciato dal voto di 331 deputati, col Rassemblement National di Marine Le Pen che ha scelto di appoggiare la mozione di sfiducia presentata dall’alleanza di sinistra Nfp. Sinistra radicale: “Chiediamo a Macron di andarsene”

  “L’unico sovrano nella Repubblica è il popolo, che in qualsiasi momento può decidere che possiamo cambiare il corso della Storia. Il caos è Emmanuel Macron che ha metodicamente distrutto i servizi pubblici per sette anni. E’ arrivata la sfiducia popolare. L’intera politica di Emmanuel Macron è sconfitta. Gli chiediamo di andarsene. L’unica soluzione è un’elezione presidenziale anticipata”. Lo ha detto Mathilde Panot, capogruppo dei deputati di La France Insoumise.

L’Assemblea nazionale francese aveva all’ordine del giorno due mozioni di censura: una presentata dai deputati della coalizione di sinistra Nuovo Fronte Popolare (La France Insoumise, i socialisti, i verdi e i comunisti) e l’altra dall’ultradestra di Marine Le Pen, il National Rally (RN). La mozione contro il gabinetto di Barnier è il risultato della bocciatura del bilancio generale 2025,sostenuto solo dai macronisti e dalla minoranza della destra classica che Barnier stesso rappresenta (i repubblicani).

La Francia non voterà per un candidato alternativo, come avviene in altre democrazie europee. Spetta quindi al presidente Macron, trovare una soluzione, sapendo che, costituzionalmente, non può indire nuove elezioni legislative fino alla metà del 2025. Secondo la stampa, Macron starebbe valutando due nomi che potrebbero avere l’implicita approvazione della Le Pen: quello dell’attuale ministro della Difesa, Sebastian Lecornu, e quello del veterano centrista Francois Bayrou.

Macron spera nella nomina di un nuovo premier in 24 ore

Il presidente francese Emmanuel Macron è sicuro di riuscire a “nominare un primo ministro in 24 ore”. Lo ha assicurato un ex ministro a BfmTv. “Il capo dello Stato non vuole presentarsi senza governo davanti a Donald Trump questo fine settimana”, ha detto un’altra fonte vicina al presidente. Rieletto alla Casa Bianca, il Presidente sarà presente sabato a Parigi per la riapertura di Notre-Dame

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