“Prenderemo provvedimenti utili per il mondo del lavoro, che variamo in un giorno simbolico e sui quali riteniamo utile un confronto preventivo con le organizzazioni sindacali”, ha detto il presidente del Consiglio. “Non è un appuntamento una tantum ma un ulteriore segnale del fatto che il governo ritiene il confronto con le parti sociali molto importante”, ha aggiunto il premier, che ha insistito sull’importanza di “un dialogo serio e costruttivo” anche sul Pnrr.
“Non e’ una mancanza di rispetto un Cdm il primo maggio per tagliare il costo del lavoro – ha chiarito il premier -. È un segnale e mi sarei aspettata un ‘bravi’. Era un modo per dire ‘ci siamo e ci siamo tutti’, una mano tesa, un tentativo di dialogare e di lavorare insieme, perché sul taglio del cuneo fiscale credo che siamo d’accordo”. Il Consiglio dei ministri “prenderà provvedimenti utili per il mondo del lavoro, che variamo in un giorno simbolico”.
Taglio cuneo 7% per i redditi sotto 25mila euro – “Nei provvedimenti di lunedì ci sono anche norme significative in tema di sicurezza sul lavoro, anche questo è un bel modo di celebrare il primo maggio. Arriviamo al 6% del taglio sotto i 35mila euro e al 7% sotto i 25mila euro, fino alla fine dell’anno”, ha spiegato Giorgia Meloni, nel corso dell’incontro con i sindacati a palazzo Chigi.
Reddito di cittadinanza – Quanto al Reddito di cittadinanza, che dovrebbe essere sostituito dal cosiddetto assegno di inclusione, Giorgia Meloni ha detto che l’intenzione dell’esecutivo è quella di “distinguere chi è in grado di lavorare e chi no”.