Giornata della donazione del Sangue, targata ASD Cagliari Atletica Leggera

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Quando l’impegno, da sportivo si trasforma in civile con un nobile gesto di generosità, che è d’esempio per gli altri: oggi al Campo Comunale di Atletica Leggera ‘Santoru’ di via dello Sport a Cagliari, grazie alla società sportiva ASD Cagliari Atletica Leggera, si è tenuta la ‘Giornata Sportiva della Donazione del Sangue’.

L’evento è stato reso possibile, in accordo con l’Ufficio Sport del Comune di Cagliari, con l’Avis Comunale e con la Onlus ‘THALASSA AZIONE APS’.

La giornata della donazione ha avuto grande successo: numerosi sono state le persone, sportivi, atleti e non, che distanziati dieci minuti l’uno dall’altro per ragioni di protocolli di sicurezza anti-Covid, hanno risposto all’appello con grande entusiasmo, recandosi direttamente al Campo dove era presente l’autoemoteca; le donazioni (circa una trentina le sacche raccolte), si sono protratte per l’intera mattinata.

La Sardegna, vanta purtroppo il triste primato di malati talassemici e per conseguenza il bisogno di sangue è endemico, sempre presente e pressante.

Lo sa bene Andrea Culeddu, direttore tecnico e portavoce della ‘ASD Cagliari Atletica Leggera’, uno dei protagonisti di questa riuscita manifestazione, che raccontando i dettagli della giornata, spiega: “Le restrizioni del periodo non mettono in ginocchio soltanto l’economia; c’è un altro settore che soffre ed è quello relativo alle donazioni di sangue. Per questo motivo la nostra Associazione ha accolto con piacere la possibilità di dare un aiuto concreto, facendoci promotori di un’iniziativa denominata La Giornata Sportiva della Donazione del Sangue”.

Il risultato ottenuto col progetto di oggi, può riassumersi – precisa Culeddu – nell’opera di sensibilizzazione con cui abbiamo coinvolto i nostri atleti, spingendoli ad un traguardo diverso da quello che normalmente si raggiunge nelle gare, cioè quello dell’altruismo e della solidarietà, che porta sempre alla vittoria; abbiamo cercato di avvicinare all’iniziativa anche quelle persone che non avevano mai pensato di donare, o comunque rinviavano sempre in attesa della giornata ideale”.

“Il fatto di aver organizzato la donazione direttamente qui al Campo Santoru – spiega ancora il direttore tecnico – ha invogliato anche chi, a causa del periodo che stiamo attraversando, poteva avere delle remore a presentarsi presso le strutture ospedaliere o pensare (sbagliando) che fosse vietato uscire di casa per andare a donare il sangue”.

Insomma, risultato raggiunto; la soddisfazione traspare dalle parole di Andrea Culeddu, patron dell’evento che conclude:”Siamo soddisfatti di questo primo risultato e sicuramente ripeteremo l’esperienza con la speranza che, come in una corsa a staffetta, anche altri raccolgano il testimone e si facciano promotori di iniziative simili”.

L’auspicio è importante, proprio perchè giornate come queste non devono rimanere eventi isolati; sarebbe cosa bella ed importante che anche altre Società Sportive possano avviare, da oggi in poi, una collaborazione stretta con l’Avis, garantendo così una sistematicità nella raccolta.

D’altronde la strada non è difficile, atteso che per organizzare una giornata della donazione, bisogna rivolgersi all’Avis Comunale prenotando l’autoemoteca per una data stabilita in comune accordo, comunicare la disponibilità e la data della donazione al Presidente Regionale Avis il quale farà richiesta al gestore dell’impianto (nel caso non sia l’Associazione stessa), affinché l’Autoemoteca Avis possa stazionare all’interno dello stesso.

Superate le pratiche formali si darà avvio alla pubblicizzazione dell’evento per raccogliere le adesioni. Affinché l’iniziativa venga confermata sarà necessario raccogliere un minimo di 20 adesioni e tenere una riserva di dieci persone disponibili perché, in sede di colloquio col medico, alcuni donatori potrebbero non risultare idonei.

Ovviamente non tutti possono donare; occorre sapere che il donatore deve, per protocolli Avis, avere un’età compresa tra i 18 e i 65 anni, un peso superiore ai 50 kg, oltre a parametri che, per questioni di privacy, devono essere valutati dal medico durante il colloquio diretto col donatore.

Alberto Porcu Zanda

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