Giornata mondiale del Braille, Christian Solinas incontra l’Unione Italiana Ciechi

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A Villa Devoto Grazia Deledda in esalettura. Il Presidente ricorda la giornata della lingua madre

Cagliari. Grazia Deledda in esalettura a Villa Devoto. Nella sala Emilio Lussu il Presidente Christian Solinas ha incontrato una folta delegazione dell’Unione Italiana Ciechi nella Giornata mondiale del Braille, ricorrenza istituita con la legge n. 126 del 3 Agosto 2007.

Un momento di sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti, in coincidenza con la giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco.

E’ un giorno di particolare importanza, ha detto il Presidente Solinas, che permette di promuovere idonee iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, studi, convegni, incontri e dibattiti in ogni sede istituzionale, cosi’ come nelle scuole, per richiamare l’attenzione sull’importanza che il sistema Braille riveste nella vita delle persone non vedenti e di quanti sono coinvolti direttamente o indirettamente nelle loro vicende, al fine di sviluppare politiche pubbliche e comportamenti che allarghino le possibilità di inclusione sociale e di accesso alla cultura e all’informazione per tutti.

A Villa Devoto il Braille ha incontrato Grazia Deledda, i cui testi sono ora disponibili, grazie ad un progetto finanziato dalla Regione, in esalettura.

L’esalettura consiste nel rendere fruibile un libro in sei differenti formati: nero, braille, e-book, formato gestibile dalle sintesi vocali, audio e video con la traduzione LIS.

Grazia Deledda è la prima scrittrice le cui opere sono pubblicate in esaletture.

A Villa Devoto l’incontro tra i testi deleddiani e l’esalettura è stato celebrato con la visitazione di due novelle: “Ancora Magie” e “il Mago”, letta in Braille dalla Prof.ssa Giovanna Corraine.

L’incontro e’ stato anche l’occasione, per il Presidente, per ricordare la Giornata internazionale della Lingua Madre indetta dall’Unesco.

In questo campo la Sardegna, ha detto il Presidente Solinas, deve rivolgere il suo sguardo al futuro per riconquistare nuovi ambiziosi traguardi nella battaglia iniziata già all’alba dell’esperienza autonomistica per conferire al sardo pari dignità con la lingua italiana.

Rimane una pietra miliare di questo impegno, ha ricordato il Presidente, la legge regionale n.26 del 1997, voluta fortemente dall’Assessore alla pubblica istruzione Serrenti, ma sono ancora molti gli atti e i provvedimenti che bisogna adottare per avvicinare nell’Isola il sardo ad una reale equiparazione con la lingua italiana.

In questa giornata, ha detto ancora il Presidente, in cui si recuperano i valori identitari dell’appartenenza attraverso il linguaggio comune ad una entità etnolinguistica ed etnoculturale, non possiamo dimenticare che per noi la lingua sarda costituisce uno degli elementi fondamentali per lo status di Nazione del Popolo sardo

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