Gli islamici: mettete il velo alle vostre donne!

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burqaDopo la vicenda di Colonia e di molte città tedesche ed europee migliaia di manifestanti hanno marciato per le strade di Lipsia contestando duramente le politiche di accoglienza volute dalla cancelliera Merkel. E’ dunque ormai chiaro perchè si sta tentando di nascondere i reati di questi giorni ad opera di extracomunitari africani. Una situazione che sta prendendo una brutta piega, la mancanza di sicurezza è palpabile ovunque, i cittadini si sentono indifesi e abbandonati. La tensione è palpabile e tra la gente comune sa crescendo il sentimento di intolleranza e c’è il rischio di una giustizia fai da te facendo di tutta l’erba un mazzo.

Tutti hanno episodi da raccontare, episodi tenuti nascosti per paura di essere considerati inermi e paurosi di fronte a certe situazioni. C’è chi racconta di inseguimenti minacciosi nei parcheggi dei centri commerciali per costringere ad acquistare la propria mercanzia e chi si è trovata a dover sopportare un extracomunitario che provocatoriamente si massaggia le parti intime mentre viene avvicinata sempre col pretesto dei soliti fazzolettini o oggetti inutili e poco importa se è accompagnata. Ormai è impossibile vivere tranquillamente! Questi episodi capitano, lo abbiamo visto tutti, quando sono in superiorità numerica ed è sempre un rischio reagire a questo tipo di provocazioni. Sanno di essere più forti fisicamente e che le forze dell’ordine hanno le mani legate. Insomma stiamo diventando ostaggi in casa nostra. A sentire i ben pensanti però con è così. La parola integrazione è diventata una bandiera . Capiamo bene che molti che arrivano non hanno avuto una vita facile e che spesso sono scappati da una guerra e dalla fame, ma non per questo dobbiamo rinunciare ai nostri valori, alla nostra sicurezza ed annientarci come popolo. E’ profondamente sbagliato buttare via la nostra cultura, le nostre tradizioni. Dobbiamo dire un no fermo alla violenza sulle donne. L’altro ieri mi è passato tra le mani un video amatoriale, di quelli che facciamo tutti con i nostri smartphone, dove un gruppo di ragazzi africani importunava le ragazze tedesche fermandole per strada e toccandole. E’ stato angoscioso vederle essere prese a calci in culo e a pugni in faccia mentre cercavano di divincolarsi per scappare. Immagini bandite dalla polizia tedesca per non creare reazioni e non alimentare l’odio razziale. Ma quale odio razziale? Gesti così vanno condannati comunque a prescindere dalla razza o dal colore della pelle! Quando poi vediamo in tv, parlo del programma “La Gabbia” in onda sulla 7, che tutti gli uomini arabi e africani intervistati affermano che è colpa delle donne per come si vestono e che se mettessero il velo questo non succederebbe, si capisce la gravità della situazione. Ancora una volta i nostri benpensanti, ben lontani dalla realtà, sono i principali responsabili di questa invasione selvaggia. Sono abili nel parlare e girare la frittata! E’ sotto gli occhi di tutti che ad arrivare sono soprattutto uomini giovani e che, a meno che non siano gay, hanno il desiderio di una donna, è giusto accogliere i profughi che sfuggono dalle guerre ma è doveroso controllare chi viene accolto. Fanno vomitare i nostri politici, lingua lunga, quando parlano della necessità di accogliere questi popoli per il welfare del futuro sostenendo che abbiamo bisogno di chi lavora per poterci assicurare la pensione. Ma di che parliamo? Ma sono parole da dire in un paese che ha metà dei giovani disoccupati e non trova lavoro?

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