IED Cagliari alla Rome Maker Faire con il progetto di data visualization “Rosa Scomposta” che racconta e raccoglie i dati sulla violenza di genere in Italia

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IED Cagliari partecipa alla Rome Maker Faire con l’opera “Rosa Scomposta”, un progetto di data visualization realizzata da un gruppo di studenti del corso di Media Design che raccoglie e racconta i dati sulla violenza di genere in Italia

È SOCIAL IMPACT COUNTDOWN il tema che l’Istituto Europeo di Design presenta quest’anno nell’ambito della Maker Faire Roma (il più grande evento sull’innovazione organizzato dalla Camera di Commercio che celebra la cultura del “fai da te” in ambito tecnologico alla base del movimento “makers”), dal 12 al 14 ottobre, edizione 2018. Le sedi nazionali e internazionali dello IED propongono attività laboratoriali e un’esposizione di progetti in cui tecnologia e innovazione si misurano con temi come uguaglianza di genere, sanità pubblica, modelli educativi, rispetto delle risorse naturali e contenimento energetico, riduzione delle disuguaglianze, consumo e produzione responsabile.
L’obiettivo dei lavori IED di quest’anno è di dimostrare che l’impatto di ogni scelta a scala sociale non è solo la necessità della nostra epoca, ma è un’emergenza.

In questo quadro, IED Cagliari partecipa alla Maker Faire con un progetto di data visualization, l’opera “Rosa scomposta”, realizzata da un gruppo di studenti del II anno del Corso di Media Design che ha come oggetto di analisi e racconto i dati sulla violenza di genere in Italia. Il progetto è stato sviluppato in collaborazione con Maria Andaloro, l’ideatrice nel 2013 di Posto Occupato, la campagna contro la violenza sulle donne – postoccupato.org. Sfruttando le nozioni acquisite sulla fisicità del dato gli studenti hanno realizzato un prototipo in scala. L’output fisico è rappresentato da una torre di legno realizzata interamente dagli studenti, seguiti nella fase realizzativa dai docenti Marcello Cualbu e Luca Scarlatta.

Rosa scomposta è un’opera di data visualization fisica. L’opera mappa i dati relativi al numero delle denunce relative alla violenza di genere e le mette in relazione con il dato relativo alle classi di reddito. Sono stati utilizzati Dati ISTAT dal 2014 al 2017. Quelli che ci sono. Negli anni precedenti, non esistono statistiche, solo omertà totale. L’opera mette in risalto in modo immediato la forte correlazione tra le possibilità economiche e quindi la possibilità di sostenere il costo di una tutela legale e sociale, e il numero delle denunce.
Dalla forma – l’ampiezza e lo spessore degli strati – si deduce come gran parte di questi crimini resti impunita e come le vittime rimangano nella maggioranza dei casi in un limbo che va dal silenzio alla tiepida richiesta di aiuto presso realtà che non fanno riferimento al potere giudiziario, come il prete e il farmacista.
L’opera verrà donata alla Casa Internazionale delle Donne nell’ambito di uno dei prossimi appuntamenti di “Sei racconti nel labirinto dell’arte e della filosofia”, iniziativa curata dall’artista Cecilia Luci Canestrari, promotrice di una raccolta fondi a favore della Casa delle Letterature.

IED CAGLIARI
Corso Media Design II anno: Maria Carìa, Marta Dessì, Andrea Manos, Angelo Masci, Gabriele Murgia.
Fase realizzativa coordinata da Marcello Cualbu e Luca Scarlatta.
Progetto realizzato in collaborazione con Maria Andaloro ideatrice nel 2013 di Posto Occupato, postoccupato.org.
Grazie per la collaborazione nella confezione finale dell’opera ad Andrea Busonera, e per i consigli alla Dott.ssa Monica Vacca e all’artista Cecilia Luci Canestrari.

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