Il gas naturale arriva a Porto Torres: Medea mette in esercizio altri 50 km di reti
native digitali nel comune capofila del bacino 4

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Porto Torres. Anche il nord della Sardegna va sempre più a gas
naturale. Dopo la “storica” attivazione di Alghero, prima città sarda raggiunta dal metano
nell’agosto 2020, e le più recenti messe in esercizio di Sorso e Sennori dello scorso luglio, è
la volta di Porto Torres, comune capofila del bacino 4.
A Porto Torres, Medea (Gruppo Italgas) ha posato 50 chilometri di reti “native digitali”
alimentate attraverso un deposito criogenico di gas naturale liquefatto (GNL), dalla capacità
di 110 metri cubi, che garantisce massima flessibilità e continuità di approvvigionamento ed
elevati standard di sicurezza.
La Società ha inoltre realizzato circa 1.900 predisposizioni all’allacciamento durante la
realizzazione della rete, raccolto 1.200 manifestazioni d’interesse e ha già costruito circa 100
punti di riconsegna per i quali può essere richiesta a stretto giro l’installazione del contatore.
Porto Torres sarà da subito parte dei comuni coinvolti nell’iniziativa “Medea Ti premia” che
consente ai residenti di ottenere un premio del valore di 500 euro all’attivazione della fornitura.
Le attività di messa in esercizio dell’intero network sono state avviate oggi e dureranno alcuni
giorni, considerando l’estensione della rete. Insieme a quelli già in gas di Sorso e Sennori,
sono oltre 110 i chilometri di condotte in esercizio nel bacino 4 che diventeranno 130 con le
prossime attivazioni di Stintino, dove è stato già realizzato un deposito GNL da 20 metri cubi,
e Osilo.
“Con la messa in esercizio di Porto Torres – ha commentato Francesca Zanninotti,
Amministratore Delegato di Medea – tagliamo un altro importante traguardo in Sardegna
avvicinando la quota di 80 città servite dal gas naturale. Abbiamo riscontrato grande interesse
da famiglie e imprese per una fonte di energia più sicura e sostenibile rispetto a quelle
attualmente in uso e siamo pronti a procedere rapidamente con gli allacciamenti confidando
anche nella piena collaborazione di tutti gli enti coinvolti dagli eventuali processi autorizzativi”.
“L’attivazione della rete del gas – ha commentato il sindaco di Porto Torres, Massimo
Mulas – è una notizia molto attesa dalla cittadinanza. Avviene con alcuni ritardi legati alla
situazione eccezionale che ha investito negli ultimi tre anni il pianeta ma ora è possibile avviare
il servizio nelle condizioni migliori. Ringraziamo Italgas per l’impegno e la disponibilità sempre
manifestata nei confronti dell’amministrazione comunale e delle esigenze dei cittadini”.
Il Gruppo Italgas è presente, in maniera totale o parziale, in 18 dei 38 bacini in cui è suddivisa
la Sardegna. Attualmente sull’isola sono 77 le città servite dal metano per un complessivo di
1.4 milioni di metri cubi distribuiti nei primi nove mesi del 2022. I suoi asset si compongono di
circa 2.000 km di reti “native digitali” per il gas naturale e 600 km di reti alimentate ad aria
propanata nei comuni di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano. Si aggiungono gli oltre 430 km
a GPL oggetto del recente accordo con Fiamma 2000, che il prossimo anno saranno convertiti
a gas naturale.

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