Il vaccino anti-Covid dà immunità non prima di 14 giorni

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La notizia è rimbalzata ed ha fatto rumore: alcune persone nonostante avessero da poco ricevuto il vaccino di Pfizer-BioNTech, sono risultate positive al Covid-19.

E’ il caso della dottoressa Antonella Franco, direttore del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Umberto I di Siracusa, che aveva ricevuto il vaccino una settimana fa, oggi è ricoverata nel suo stesso reparto.

In realtà secondo gli esperti non c’è niente di strano, quindi si starebbe parlando del niente, di una non-notizia. Nessun allarme, dato che questa rientra tra le ipotesi possibili; può accadere di risultare positivi anche dopo aver ricevuto il vaccino, perchè si arriva alla risposta immunitaria protettiva completa solo dopo seconda dose.

In altre parole la protezione immunitaria parte con la prima somministrazione, ma si perfeziona solo dopo la seconda dose del vaccino. 

Va considerato che c’è un ritardo tra il momento della vaccinazione e lo sviluppo di una risposta immunitaria come accade nella maggior parte dei vaccini e ciò dipende dalla reattività dell’organismo ad adattarsi alla nuova situazione ed a reagire alla dose vaccinale ricevuta.

Nel caso della dottoressa Franco – risultata positiva dopo il vaccino – è assolutamente probabile avesse già in incubazione il virus Covid-19 prima della somministrazione della dose e ciò nonostante si fosse sottoposta ad un tampone risultato negativo. Il tampone però si positivizza a distanza di 24-72 ore dall’infezione.

La dottoressa Franco, ha detto: “Sono risultata positiva al Covid ma rifarei il vaccino e farò il richiamo che rappresenta l’unica grande opportunità che abbiamo per vincere questa battaglia. Se non l’avessi fatto il virus indisturbato mi avrebbe arrecato magari un danno irreversibile. Il vaccino, che produce una proteina Spike che aiuta a formare gli anticorpi anticoronavirus e blocca la progressione virulenta del virus, contribuirà a bloccare la replicazione virale e a contenere gli effetti patogeni del virus. Vi assicuro – ha spiegato – che prima di fare il vaccino avevo eseguito più di un tampone ma il virus molto probabilmente era ancora in incubazione”.

Per chi come lei è risultato nel frattempo positivo, il vaccino è comunque utile, in quanto dà un booster, cioè un rinforzo al sistema immunitario.

Per questo, bisognerebbe vaccinarsi in massa, anche chi si è ammalato, perché la protezione sembra effettivamente durare fino a 6-8 mesi; quindi anche chi è guarito è meglio che si vaccini.

La vaccinazione di massa, è l’unico rimedio per ottenere la c.d. immunità di gregge o immunità di gruppo, fenomeno per cui, si pongono al sicuro dai contagi anche le persone che al vaccino non intendono sottoporsi.

Per far questo occorrerà raggiungere un livello di copertura vaccinale del 70% della popolazione, cioè dovranno vaccinarsi 40milioni di italiani.

Alberto Porcu Zanda

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