Infrastrutture, l’Assessore Salaris: “Avviati interventi su tratti di strada e opere fermi da oltre trent’anni”

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Cagliari. “Sul fronte infrastrutturale partivamo da una situazione di allarmante arretratezza e oggi, dopo tre anni di Legislatura, possiamo dire con certezza di avere compiuto importanti passi in avanti. La Sardegna figurava tra le ultime regioni in Italia nell’indice di accessibilità e competitività, registrando posizioni marginali anche per indicatori come il livello di innovazione e quello delle infrastrutture. Abbiamo portato avanti uno straordinario piano di manutenzione su tratti di rete nei quali non avvenivano interventi da oltre 30 anni. La stessa cosa per quanto riguarda ponti e viadotti. Siamo impegnati nel cercare di invertire questi trend garantendo il massimo sforzo e il massimo impegno al servizio della Sardegna e dei sardi”. Lo ha detto l’Assessore dei lavori Pubblici, Aldo Salaris, che questa mattina è intervenuto a Sassari al convegno ‘Le priorità infrastrutturali per il sistema economico della Sardegna’, organizzato dalla Camera di Commercio di Sassari in collaborazione con le Camere di Commercio di Nuoro e di Cagliari-Oristano e con Uniontrasporti.

“È vero – ha continuato l’assessore – i cantieri aperti e i lavori in corso portano disagi ma ogni Comune e ogni territorio devono avere chiaro che stiamo realizzando opere per i prossimi cinquant’anni. Serve senso di responsabilità e di solidarietà, perché quello che facciamo oggi lo ritroveremo fatto domani”.

L’Assessore Salaris ha definito “imponente” l’azione di accelerazione sulle infrastrutture stradali portata avanti grazie anche al rinnovato clima di collaborazione con Anas, mentre sulla realizzazione delle numerose pere diffuse nei territori l’esponente della Giunta Solinas ha ricordato come l’azione dell’Assessorato dei Lavori Pubblici si sia concentrata su alcune scelte strategiche, ovvero puntare su interventi immediatamente cantierabili per i quali, dato l’importo non eccessivamente elevato, era più probabile la partecipazione alle gare d’appalto da parte di imprese dei territori, con una immediata positiva ricaduta economica. Senza dimenticare le incompiute che, ha spiegato l’Assessore “diminuiscono ancora passando da 66 del 2019 (avvio Legislatura) a 47 (dato 2021), con un sensibile miglioramento anche rispetto allo scorso anno quando l’asticella, comunque in stato di avanzamento, si era fermata a quota 53 (anno 2020)”. 

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